Jesi-Fabriano

Comune e Anpi, un positivo faccia a faccia

Il sindaco di Jesi, Massimo Bacci ha incontrato questa mattina i rappresentanti locali dell'associazione partigiana per fare il punto delle iniziative e confrontarsi sulle polemiche riguardanti il banchetto di Forza Nuova

Il sindaco di Jesi Massimo Bacci

JESI – «Un incontro positivo». Daniele Fancello, coordinatore dell’Anpi di Jesi, esprime soddisfazione per il confronto andato in scena questa mattina fra l’associazione partigiana e il sindaco Massimo Bacci. «Sono state accolte le nostre richieste e l’amministrazione ha garantito un ulteriore impegno sul tema dell’antifascismo e della formazione dei più giovani – spiega Fancello -.  Abbiamo proposto di organizzare un viaggio al museo Cervi portando anche alcuni rappresentanti della giunta e del consiglio comunale, assieme agli studenti».

Il sindaco Bacci, dal canto suo, ha evidenziato le iniziative attivate dall’amministrazione a tutela delle fasce più deboli della popolazione, «a partire dalla riapertura della Casa delle Genti per i senza fissa dimora», approvando le manifestazioni che l’Anpi, la quale può contare su di una nuova sede, è in procinto di organizzare.

Si è parlato a malapena della polemica riguardante il banchetto di Forza Nuova di domenica scorsa lungo corso Matteotti. Una questione che Lorenzo Fiordelmondo, consigliere comunale Pd, porterà in consiglio comunale venerdì 27 ottobre. «Per la concessione dell’autorizzazione del banchetto di Forza Nuova e quindi per la relativa occupazione di suolo pubblico – chiederà il consigliere democrat – il Comune era al corrente dei manifesti sessisti e razzisti esposti?». Il sindaco ha già avuto modo di spiegare che «l’autorizzazione per una raccolta firme non ha nulla a che fare con la scelta politica ma è un atto amministrativo gestito dalla polizia locale».

Si è infine affrontato il tema relativo all’Istituto Cervi, dal quale il Comune è uscito con l’obiettivo di dirottare quelle risorse verso la Consulta per la Pace di Jesi. Un altro argomento che ha suscitato polemiche. Sempre Fiordelmondo, in occasione della seduta consiliare di venerdì, chiederà al Sindaco e alla Giunta «di adottare un nuovo provvedimento a mezzo del quale disporre il rientro nell’Istituto Cervi per una quota pari alla pre-esistente e allo stesso tempo dare seguito a mezzo dello stesso provvedimento o con altro separato ma contestuale, dando seguito ad un contributo a favore della Consulta per la Pace di Jesi, per importo equivalente a quello assunto a favore dell’Istituto Cervi e comunque almeno pari ad € 700 annui».