JESI – Il bilancio 2020 del Comune di Jesi soffrirà infine meno di quanto si temeva la scorsa primavera, e ancora in estate, i contraccolpi della pandemia. Ad anticiparlo, il sindaco Massimo Bacci: «Se lo scorso maggio si paventava la possibilità di un buco di 3 milioni di euro a causa del Covid, ora i significativi ristori dello Stato fanno pensare che si riuscirà a chiudere il bilancio in equilibrio. O, comunque, con un deficit decisamente ridotto rispetto alla voragine che si temeva». Previsti intanto per le sedute del 17 e 18 dicembre prossimi varo e approvazione del preventivo 2021.
Al termine del lockdown generale fra marzo e maggio scorsi in occasione della prima ondata, notevoli erano le preoccupazioni per i conti comunali. Entrate sospese o annullate, mentre la macchina amministrativa continuava a sostenere spese e erogare servizi, blocco e rinvio del pagamento della Tari (poi ripristinato), sospensione della Tosap e il punto interrogativo sull’incasso delle addizionali condizionato alla presentazione delle dichiarazioni dei redditi – posticipate – facevano dire lo scorso giugno al primo cittadino: «Sarà molto complicato mantenere i bilanci in equilibrio se lo Stato non viene incontro con la sua contribuzione».
Della situazione la Giunta aveva preso atto emanando in aprile le direttive: «Verificare e quantificare l’entità delle eventuali minori entrate correnti, di natura tributaria e patrimoniale, dovute alla sospensione delle attività produttive e alle restrizioni relative alla circolazione delle persone». Al tempo stesso, occhio agli «eventuali risparmi di spesa corrente derivanti dalla mancata esecuzione di attività non necessarie e facoltative e non connesse all’effettuazione di servizi indispensabili».