JESI – Dovranno rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio due neo diciottenni residenti a Cingoli, M.C. e I.Q., marocchino, mentre un minorenne di 17 anni, sempre del posto, redatta un’informativa alla Procura della Repubblica, è stato affidato ai genitori.
I due maggiorenni, dopo le formalità di rito, sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, convalidati dalla direttissima, con obbligo di dimora.
I fatti risalgono a ieri, come spiega il comandante della Compagnia Carabinieri di Jesi, maggiore Benedetto Iurlaro, quando intorno alle 18.30 una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Chiaravalle, diretta dal maresciallo Domenico Maurelli, stava controllando i passeggeri in attesa dell’autobus diretto a Jesi, lungo la ex Ss 76.
I tre giovani venivano subito notati dai militari perchè alla loro vista avevano iniziato a dare segni di nervosismo e, uno di loro, si era subito avvicinato a un cestino di rifiuti all’interno del quale gettava quello che sembrava essere un involucro.
Ispezionato il cestino, i Carabinieri rinvenivano due pacchetti contenenti hashish per 140 grammi circa.
Condotti in caserma e sottoposti a meticolosa perquisizione, nascondevano, però dell’altro.
Nella scarpa di uno dei maggiorenni saltava fuori, infatti, un pezzo di hashish del peso di 70 grammi mentre il iminorenne nascondeva la somma di 1.200 euro che, si presume, possa essere il provento dello spaccio.
A seguito, poi, delle perquisizioni domiciliari, veniva rinvenuto anche un bilancino di precisione.