MONTE SAN VITO – L’olio delle Marche a Matera nel primo meeting internazionale sull’Oleoturismo del Mediterraneo. Due giornate (il 34 e il 24 giugno) dove Monte San Vito con la Fattoria Petrini giunge in finale alla terza edizione del Concorso nazionale Turismo dell’Olio. L’evento è nato per promuovere le buone pratiche legate al turismo dell’olio extra vergine di oliva, organizzato dall’Associazione nazionale Città dell’Olio.
“Evoil Class, diventa assaggiatore amatoriale” è la proposta oleo-turistica di Francesca Petrini, selezionata da un pool di esperti guidati da Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management presso l’Università degli Studi di Bergamo. Da luglio ad agosto, ogni sabato mattina sarà possibile tuffarsi nell’affascinante mondo oleario che da secoli caratterizza il territorio di Monte San Vito con i suoi uliveti secolari e il frantoio storico del 1600. Ad attendere turisti e appassionati in azienda ci sarà proprio Francesca Petrini, assaggiatrice professionista e titolare con il fratello Cristiano della pluripremiata Fattoria Petrini.
«Alfabetizzare il pubblico sulla qualità dell’olio, su come riconoscerla – dichiara Petrini – è la sfida delle sfide. Soltanto il 15% della popolazione conosce la vera qualità e sa distinguere tra oli buoni e oli cattivi quindi fondamentale è questa forma di turismo oleo-esperienziale capace di promuovere la cultura del buon cibo e del paesaggio al fine di compiere scelte d’acquisto consapevoli, responsabili e di sicuro beneficio per la salute».
Nell’ultimo decennio l’enogastronomia ha acquisito una crescente centralità nel turismo che abbandona la sua tradizionale veste di componente accessoria, secondaria. «Il cibo rappresenta spesso la principale motivazione di un viaggio ed in particolare l’elemento olio, alla base della Dieta Mediterranea, sviluppa oggi un potenziale enorme. C’è un gap ampio, quindi molto spazio da colmare con eventi ed iniziative, tra l’interesse che le persone mostrano nei confronti dell’olio e l’effettiva partecipazione a questo mondo. I dati sottolineano come soltanto il 37% dei turisti italiani abbia visitato un’azienda olearia oppure un frantoio nel corso dei suoi viaggi più recenti mentre il 69% vorrebbe farlo, a dimostrazione che esiste una domanda ancora inespressa. Se per l’Italia e il sistema paese l’enogastronomia è oggi tra i principali driver dei valori identitari nel sistema turistico nazionale ed internazionale, la crescente consapevolezza del valore turistico dell’olio extravergine di oliva assumerà sempre più il ruolo di elemento propulsivo strategico per la valorizzazione della Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’Unesco», spiegano i promotori dell’iniziativa.