Jesi-Fabriano

Confagricoltura Ancona chiede alla Regione risorse per prolungare lo spettacolo della fioritura dei girasoli

Sarà una attrattiva turistica unica in Italia, spiega Antonio Trionfi Honorati che propone un patto con le aziende agricole nelle Marche leader in Italia per ettari coltivati

Impossibile non notarli e non amarli. Sono i girasoli, la cui magnifica fioritura è uno spettacolo che si ripropone ogni estate sui pendii delle nostre belle colline, e che nelle Marche sono tra i protagonisti assoluti della stagione agricola, insieme al grano. Uno spettacolo che potrebbe durare molto più a lungo, secondo Confagricoltura Ancona, che ha formalizzato alla Regione la proposta di “un patto con le aziende agricole marchigiane” nel nome appunto dei girasoli.

Antonio Trionfi Honorati

«Chiederemo alla Regione Marche di sostenere quelle aziende agricole che coltivano girasole, anche incentivando la semina di varietà con maturazioni intercalari, così da ampliare il più possibile il periodo di fioritura e prolungare lo spettacolo delle nostre colline», fa sapere il presidente di Confagricoltura Ancona, Antonio Trionfi Honorati, facendo propria la proposta lanciata dalla rivista di settore Marche Agricole che sta ottenendo una pioggia di adesioni.

«In queste giornate le Marche, colorate con una fioritura solare, sono una attrattiva turistica unica in Italia – scrive il presidente – dato che la nostra regione è al primo posto per ettari coltivati a girasole, oltre 40mila. Merito di aziende agricole che si sono fatte carico di investire su tale coltivazione pur con la previsione di un minor reddito per le limitazioni dell’uso di geodisinfestanti».

Da qui la proposta di «dare un contributo anche di poche risorse ad ettaro alle aziende: sarebbe un segnale di attenzione importante per sostenere questa tipo di  coltura e l’immagine della regione». Le risorse – si parla di qualche milione di euro – secondo Antonio Trionfi Honorati potrebbero essere reperite «o con un’azione adattabile ai bandi di sviluppo rurale (390 milioni la dotazione finanziaria da qui al 2027), oppure dall’Assessorato al Turismo tramite risorse proprie. In tal modo si riuscirebbe in contemporanea a consolidare il ruolo di leadership nazionale di regione produttrice di girasole, coltura importante per l’economia rurale della regione, assicurando anche un ottimo ritorno di immagine per il turismo marchigiano».