JESI- Uno scatolone contenente dispositivi di protezione individuale – guanti e mascherine – destinati alla Croce verde di Jesi. È il bel gesto della Confartigianato di Ancona, Pesaro-Urbino attraverso l’associazione Arcos, per la onlus da sempre impegnata in prima linea nella lotta al Covid-19.
La cerimonia di donazione si è svolta ieri, martedì pomeriggio, 22 dicembre, nei locali della Confartigianato Imprese di via Pasquinelli, alla presenza del segretario di Ancona, Pesaro-Urbino Marco Pierpaoli, di Giordano Giampaoletti (Arcos) e Giuseppe Carancini responsabile dell’Ufficio Confartigianato di Jesi. A ritirare e ringraziare a nome di tutti i soci della Croce verde onlus di Jesi, il presidente Samuele Piersanti e una rappresentanza con tanto di labaro dell’associazione.
«Abbiamo voluto raccogliere l’appello della Croce verde lanciato attraverso Facebook – spiega Marco Pierpaoli – in cui chiedevano sostegno in questa seconda ondata pandemica. Come Confartigianato abbiamo la declinazione “persone”, le aziende stesse sono fatte di persone, per ciò questo intervento andava perfettamente nella direzione di dare sostegno alle persone».
«Abbiamo affrontato la prima ondata di contagi completamente da soli ed è stata davvero tosta – dice Samuele Piersanti – ora speravamo che fosse meglio, anche perché eravamo più preparati e attrezzati. Invece ci rendiamo conto che anche stavolta le nostre sole forze non sono bastate. Un’associazione come la nostra che opera in prima linea nell’affrontare l’emergenza visto che rispondiamo alle chiamate di 118, ha bisogno di aiuto: non solo per quanto riguarda la fornitura di mascherine e di presidi di protezione individuale, e per questa donazione ringraziamo la Confartigianato, ma anche per i mezzi. Le nostre ambulanze sono deteriorate perché coprono tantissimi chilometri non solo di servizi di trasporto in emergenza ma anche di servizi secondari, essendo molto ampio il territorio di nostra competenza».
Il segretario Pierpaoli, sensibile alla situazione che stanno vivendo i soci della Croce verde, ha promesso un impegno di sensibilizzare le imprese artigiane del territorio per fare tutto il possibile per dare una mano, parallelamente alla preoccupazione forte della tenuta sociale del Paese. «Nei primi sei mesi di pandemia – spiega ancora il segretario – le imprese sono state brave, hanno resistito. Poi c’è stata una piccola ripresa dell’economia con l’estate, ma con questa seconda ondata e le chiusure, la situazione si presenta molto delicata. Sarà un Natale difficile. Auspichiamo che ci siano regole univoche da seguire perché i continui cambi di regole contribuiscono solo a creare confusione e danni ai nostri piccoli imprenditori artigiani e alle imprese, dove il fatturato ha subìto un’oscillazione tra il 20 e il 40%. Nel settore della ristorazione, la media della perdita di fatturato oscilla addirittura tra il 40 e il 70%, un settore estremamente vulnerabile».