JESI – Si litiga ancora sul bilancio. Per le forze di maggioranza di Jesi, il consuntivo 2018 è la fotografia del buon lavoro svolto, a differenza di quanto sostiene il Pd, che sollecita la giunta a fare meglio.
«Questo è il settimo bilancio che approviamo – spiega il sindaco Massimo Bacci -. Ci siamo trovati una situazione in cui il debito era pari alle entrate, con due società pubbliche, di fatto, in default. È stato fatto uno sforzo straordinario che ci ha permesso di mantenere il Comune in linea con le aspettative dei cittadini. Oggi abbiamo raggiunto risultati all’opposto rispetto a sette anni fa. Circa il 20% dei Comuni è a rischio commissariamento in Italia perché la spesa corrente è assorbita in larga parte dal rimborso dei mutui accesi. Da questo punto di vista, qui a Jesi, è stato fatto un gran lavoro, dobbiamo essere tutti orgogliosi. È stato rimesso in carreggiata un bilancio che faceva acqua da tutte le parti».
Il bilancio consuntivo 2018, afferma a tale proposito l’amministrazione, «si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 5,7 milioni. Tali risorse saranno destinate ad accantonamenti, sia quelli obbligatori per legge e relativi al fondo crediti di dubbia esigibilità, sia quelli facoltativi per implementare il fondo contenzioso. Il primo fondo compensa risorse previste ma non ancora riscosse, come nel caso del mancato pagamento di quegli avvisi di accertamento per tributi o di sanzioni al Codice del Strada per i quali il carico è stato affidato all’Agenzia per le Entrate per la riscossione coattiva. Con il secondo si mettono da parte risorse (pari a 600 mila euro) in via prudenziale per far fronte ad eventuali contenziosi. Un accantonamento, questo, che è un presupposto irrinunciabile di oculata gestione finanziaria e che, se solo fosse stato correttamente previsto in passato, avrebbe ad esempio evitato di dover sborsare dall’oggi al domani 1,7 milioni di entrate correnti per pagare il salvo conguaglio degli anni ‘80. Va aggiunto inoltre che nel 2018 si riduce ancora l’indebitamento del Comune di Jesi (sceso a 13,8 milioni rispetto ai 16,8 del 2016), abbassando di conseguenza la rata mutuo da 2,5 a 2,2 milioni annui e garantendo così altri 300 mila euro in più per le spese correnti tra opere pubbliche ed erogazione di beni e servizi».
Di tutt’altro parere il Pd: «Ci dispiace rovinare i toni trionfalistici della maggioranza, ma il rendiconto per competenza 2018 di questa amministrazione comunale chiude con una perdita di oltre un milione di euro (€ – 1.089.252,75 per l’esattezza) – tuona il partito di minoranza -. Purtroppo questa amministrazione comunale continua ad avere problemi di gettito dei tributi locali, che si sommano a quelli della riscossione dei crediti. Nel 2018 è in calo sia il gettito IMU sia il gettito della TASI, che si aggiungono al calo dei proventi dei canoni e degli affitti da riscuotere. In aumento soltanto l’imposta sui rifiuti, ma questo era ampiamente prevedibile dopo la stangata dell’anno scorso, che è continuata quest’anno come le cartelle che stanno arrivando nelle nostre case stanno a testimoniare. La situazione non va certo meglio sul fronte della lotta all’evasione tributaria, dove a fronte di un evasione accertata di 2 milioni circa, il Comune riesce a riscuoterne poco più di 400.000 euro, evidenziando così i medesimi problemi dell’anno precedente, quando gli stessi revisori dei conti segnalavano una certa difficoltà di riscossione di queste entrate. Ancora da riscuotere alcune sponsorizzazioni per l’allestimento delle aiuole, affitti per le attività commerciali, sponsorizzazioni per eventi culturali e sportivi. Dei 6 milioni di entrate da alienazioni previste ne sono entrate in misura irrisoria, con la conseguente crollo degli investimenti previsti in questa città, che si sono potuti realizzare in gran parte per i contributi dati da terzi, tra i quali segnaliamo il ruolo della Regione Marche, che è intervenuta per quasi un milione di euro. Ci auguriamo – è l’auspicio del Partito Democratico di Jesi – un impegno maggiore da parte di questa Amministrazione Comunale per la riscossione dei propri crediti, anche perché gli incassi sono fondamentali per erogare servizi ai cittadini e ad effettuare gli investimenti necessari alla nostra città, mai così bisognosa di interventi sul lato delle manutenzioni».