JESI – Immigrazione e archeologia. Questi i temi di due diversi incontri che si tengono a Jesi tra venerdì primo febbraio e sabato 2. Il primo in ordine temporale si intitola “Un porto sicuro per… Mediterranea” e si tiene alle ore 18, a Palazzo dei Convegni. L’incontro vuole far conoscere il progetto “Mediterranea Saving humans” e vedrà la partecipazione di Alessandro Metz, armatore della nave Mare Jonio, Vittorio Lannutti dell’Università Politecnica delle Marche e Silvia Coltorti, psicologa e psicoterapeuta Sprar. Durante l’incontro verrà messo a disposizione il “Dossier Statistico Immigrazione 2018”.
«Mediterranea – spiegano gli organizzatori – è un’associazione che si prefigge di testimoniare, monitorare e promuovere qualsiasi iniziativa tendente ad un forma di possibile convivenza con “il diverso” e soprattutto con chi, nel caso specifico, al di là del Mediterraneo appunto, cerca con mezzi di fortuna, in fuga da guerre, fame, carestie ed ogni forma di sopruso di rifarsi un futuro per sè e per i propri cari. In tale occasione oltre ad informare la cittadinanza, e l’opinione pubblica in generale, sull’attività di tale associazione, si farà riferimento alla nave Mare Ionio che al momento e tra infinite difficoltà, economiche in primo luogo, sta navigando in quello specchio di mare ad oggi ritenuto paradossalmente terreno di lotte politiche etiche, culturali e soprattutto umanitarie, mai viste da parecchi decenni a questa parte».
Il secondo incontro si tiene Ssabato 2 febbraio, alle ore 17.30, alla Galleria di Palazzo Pianetti di Jesi. Tra i relatori, Alessandro Naso professore di Etruscologia e antichità italiche dell’università “Federico II” di Napoli, una delle più affermate personalità dell’archeologia italiana. L’iniziativa nasce dalla collaborazione con l’Associazione culturale Speiro che terrà una conferenza sulle recenti scoperte sui Piceni. Nel corso dell’incontro interverranno anche Sara Trillini e Elia Castello, studenti dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna.
L’incontro, organizzato in collaborazione con Italia Nostra e Archeoclub, è aperto a tutti.