JESI – Ci sarà anche la famiglia del Rugby Jesi ’70 in prima fila a sostenere il ritorno nelle Marche, il 19 agosto prossimo, della Nazionale azzurra di rugby. Nel cammino verso la Rugby World Cup 2023, sono stati infatti scelti San Benedetto del Tronto e il suo stadio Riviera delle Palme quali sedi di uno dei match delle Summer Nations Series 2023 o Warm-Up Test Match che l’Italia del Ct Kieran Crowley sosterrà: appuntamento alle 18,30 contro la Romania (stesso orario poi, il 26 agosto a Monigo, Treviso, per il confronto col Giappone). Per l’Italrugby un ritorno a San Benedetto del Tronto 4 anni dopo l’85-19 alla Russia del 2019, anche allora in vista della Coppa del Mondo.
Circa 150 i biglietti per assistere ad Italia- Romania messi a disposizione del Rugby Jesi ’70 e che ci si potrà assicurare rivolgendosi alla segreteria del Club nell’impianto di via Mazzangrugno (info 18-19,30, dal lunedì al venerdì). E per la società del presidente Luca Faccenda è anche l’occasione per riprendere in mano un filo che si era interrotto a causa della pandemia. Il filo della supersfida fra le Zebre Rugby e i sudafricani Southern Kings, valida per il Guinness PRO14, che si sarebbe dovuta disputare nell’aprile 2020 a Jesi allo stadio Carotti, occasione speciale di celebrazione per i 50 anni del sodalizio jesino. Tutto era pronto, quando il Covid comparse però all’orizzonte stoppando l’appuntamento.
«Chi presenterà in segreteria il tagliando che era stato acquistato allora per assistere a Zebre – Southern Kings – spiega il presidente Faccenda – riceverà in cambio uno dei biglietti per la gara della Nazionale a San Benedetto del Tronto del 19 agosto. Manteniamo l’impegno che ci eravamo presi, dopo il rinvio di quella sfida che era prevista nel 2020 e dato che, attualmente, non è possibile prevedere un prossimo recupero di un appuntamento di quel tipo a Jesi. Tornare ad accogliere e poter seguire da vicino gli azzurri nelle Marche ci fa particolarmente piacere, anche perché ci dà modo di rinsaldare il solido legame di reciproca amicizia che ci unisce alla società e all’ambiente rugbistico di San Benedetto del Tronto. Un rapporto fatto di tanti giocatori che negli anni hanno vestito le due maglie e da collaborazione e aiuto che nei momenti di bisogno non sono mai mancato fra gli uni e gli altri».