JESI – Non fu soltanto il fondatore e storico presidente del Centro studi Piero Calamandrei di Jesi, ma il professor Gian Franco Berti – scomparso questa notte a seguito di una malattia – fu anche consigliere comunale col partito Repubblicano e presidente dell’Assindustria Comitato della Vallesina. Uomo dai molteplici interessi, manager, intellettuale, poliedrico e instancabile animatore della vita culturale e politica della città di Jesi. Alla sua determinazione si deve anche la costituzione della Fondazione Pergolesi Spontini di cui fu il primo presidente, su nomina del Comune di Jesi, nei primi mesi di vita dell’ente culturale, dal settembre 2000 a gennaio 2001. Poi fu consigliere di amministrazione fino al settembre 2001. Oggi, con grande commozione, viene ricordato dalla Fondazione. «La sua presidenza – si legge in una lettera di commiato – contribuì ad affermare il progetto della Fondazione a livello nazionale ed internazionale, un progetto voluto dai Comuni di Jesi e di Maiolati per valorizzare l’opera di Pergolesi e di Spontini, e a tessere intorno ad esso una rete importante di mecenati privati. Per lunghi anni la presenza di Gian Franco Berti ha continuato ad accompagnare la vita della Fondazione, in particolare nella sua visione di un Teatro che fosse fonte di dibattito, pensiero, crescita sociale». Proprio il Teatro Pergolesi accolse molti dei convegni, delle Lectio Magistralis e degli spettacoli del Centro Studi intitolato ad uno dei padri della Costituzione.
L’azione di Gian Franco Berti fu «fortemente orientata a spargere – soprattutto nelle giovani coscienze – semi di libertà, di democrazia, di partecipazione attiva alla vita della comunità; impegno costantemente, tenacemente volto a dissodare il terreno per renderlo più ricettivo»: «Lo ricordiamo così – si legge ancora – con le parole di Carlo Azeglio Ciampi, scritte per celebrare il lavoro del Centro Studi Piero Calamandrei, e che così bene ne descrivono il suo più instancabile operatore. La Fondazione Pergolesi Spontini si unisce al cordoglio dei figli Cristiano e Michela e della moglie Maria Grazia».