Jesi-Fabriano

Coronavirus, Medicina Trasfusionale e Avis: «Donate, è un atto sicuro»

L'appello congiunto della dottoressa Manola Trillini, responsabile del reparto all’ospedale Carlo Urbani di Jesi, e di Bruno Dottori, coordinatore Vallesina. Le misure preventive messe in atto

JESI – «Invitiamo tutti i donatori e le donatrici a venire a donare. Perché la donazione è un atto sicuro anche in questa situazione di emergenza sanitaria». È l’appello congiunto lanciato dalla dottoressa Manola Trillini, responsabile del reparto di Medicina Trasfusionale dell’ospedale di Jesi, e da Bruno Dottori, presidente dell’Avis Jesi e coordinatore della Vallesina.

«La donazione- spiegano- non deprime le difese immunitarie di chi dona e non trasmette il Coronavirus: il contagio avviene mediante contatto stretto con una persona malata, soprattutto con le goccioline del respiro, con saliva, tosse, starnuti oppure toccando con le mani contaminate e non lavate bocca, naso e occhi e superfici. Le persone che presentano sintomi respiratori sono la causa più frequente di diffusione del virus. E la Medicina Trasfusionale di Jesi ha messo in atto una serie di misure preventive per contrastare la diffusione del nuovo Coronavirus».

  • Il percorso dei donatori dall’ingresso 3 all’interno del Presidio Ospedaliero è lontano dalle aree critiche di degenza e di emergenza
  • La prenotazione della donazione consente di regolare il numero di accessi, evitando assembramenti
  • All’atto della prenotazione telefonica viene effettuato un pre triage rivolgendo le seguenti domande:

a) Ha febbre, tosse o difficoltà a respirare?

b) La sua temperatura corporea è superiore a 37,5°C?

c) Nei 14 giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi è stato in area a rischio?

d) Ha avuto contatti stretti con un caso probabile (tampone dubbio) o caso confermato di COVID-19?

  • All’ingresso del donatore in sala d’attesa viene effettuato un triage mediante la misurazione della Temperatura corporea con termometro auricolare
  • Viene assicurata la distanza di sicurezza di 1 metro tra le poltrone di prelievo e le poltrone in sala d’attesa e di ristoro
  • Viene attuata quotidianamente una sanificazione e disinfezione ambientale intensiva dei locali
  • E’ messo a disposizione dei donatori il gel disinfettante per l’igiene delle mani, il cui uso è consigliato all’ingresso e all’uscita dal reparto.

«La donazione è un livello essenziale di assistenza che garantisce la continuità del supporto trasfusionale a più di 1800 pazienti al giorno sul territorio nazionale, non dimentichiamoci di loro!».