Jesi-Fabriano

Coronavirus, la Brigata San Marco a Jesi: «Lo sconfiggeremo insieme»

Visita del sindaco Massimo Bacci e scambio di saluti e omaggi con il capitano di vascello Aldo Sciruicchio, comandante del 1° Reggimento e del dispositivo di Posto Medico Avanzato stanziato all'Urbani. La struttura è pronta

Da sinistra il capitano di vascello della Brigata Marina San Marco Aldo Sciruicchio e il sindaco Massimo Bacci in visita all'ospedale da campo della Marina Militare

JESI – Al cospetto della mole del Carlo Urbani, l’ospedale allestito e gestito dalla Marina Militare, e in particolare dalla Brigata Marina San Marco, per contribuire a fronteggiare l’emergenza Covid-19, è pronto ad accogliere, appena ce ne sarà bisogno, i primi pazienti. E nel pomeriggio di oggi, 3 aprile, il sindaco Massimo Bacci ha fatto visita alla struttura e portato il suo saluto, con scambio di omaggi, al personale della San Marco arrivato in città da Brindisi. A ricevere il primo cittadino, il capitano di vascello Aldo Sciruicchio, comandante del 1° Reggimento della Brigata Marina San Marco e del dispositivo di Posto Medico Avanzato stanziato al Carlo Urbani.

«Grazie di cuore, – le parole di Massimo Bacci – sono sicuro che sarete un supporto prezioso a quello che è già da giorni lo sforzo straordinario e encomiabile portato avanti in questa emergenza da tutto il personale dell’ospedale Carlo Urbani. Vedervi arrivare ha rappresentato, anche dal punto di vista psicologico, una grande cosa per tutti i nostri concittadini. I miei ringraziamenti vanno anche all’ammiraglio Enrico Credendino, con il quale ho parlato al telefono questa mattina, al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, al presidente della Regione Luca Ceriscioli».

Jesi, ospedale di campo
Da sinistra il capitano di vascello della Brigata Marina San Marco Aldo Sciruicchio e il sindaco Massimo Bacci in visita all’ospedale da campo della Marina Militare

Ad accompagnare Bacci, l’assessora alla salute Marialuisa Quaglieri, il dirigente del Commissariato Mario Sica, il comandante della Compagnia dei carabinieri Simone Vergari, il comandante della Guardia di Finanza Antonio Falco e il comandante della Polizia Locale Cristian Lupidi.

Da sinistra il capitano di vascello della Brigata Marina San Marco Aldo Sciruicchio e il sindaco Massimo Bacci in visita all’ospedale da campo della Marina Militare

Il primo cittadino è stato accolto dal saluto militare di un drappello, ridotto e schierato rispettando le distanze di sicurezza, del personale del San Marco. «Siamo noi a ringraziare voi per l’accoglienza meravigliosa e l’estrema collaborazione che abbiamo immediatamente trovato – ha messo in luce il capitano di vascello Sciruicchio -. Il nostro personale sta di fatto lavorando in simbiosi con quello dell’ospedale Carlo Urbani, della Protezione Civile e del Comune. Siamo orgogliosi di essere qui: un privilegio mettere le nostre professionalità, preparazione, esperienza a disposizione dei nostri concittadini. Tutti quanti insieme sconfiggeremo questo virus. Una bella coincidenza peraltro il fatto che la sede della nostra Brigata a Brindisi sia proprio un castello svevo». Aspetto, quest’ultimo, rimarcato dal capitano di vascello nel ricevere da Bacci l’omaggio di un album fotografico della città e della medaglia celebrativa degli 800 anni della nascita di Federico II.
Donato invece al sindaco di Jesi il calendario 2019 della Brigata Marina San Marco. «Anno per noi importantissimo – ha rilevato Sciruicchio – in cui abbiamo celebrato il centenario del nome della Brigata che il 17 marzo 1919 ottenne dall’allora sindaco di Venezia, per averla difesa durante la Prima Guerra Mondiale, il permesso di fregiarsi del leone alato».

Dal dottor Marco Candela, direttore del Dipartimento di medicina dell’Area Vasta 2, affiancato dalla dirigente medica dottoressa Sonia Bacelli, il «plauso a presenza e supporto della Marina. Ci tengo a dire che in tutti questi giorni non c’è stato un solo secondo in cui la situazione al Carlo Urbani non sia rimasta sotto strettissimo controllo».

Il Posto Medico Avanzato

Il P.M.A. è una struttura mobile, caratterizzata da elevata flessibilità d’impiego e composta da shelter sanitari, che possono essere imbarcati oppure anche trasportati via terra tramite autocolonna. All’interno vi operano normalmente medici e infermieri della Brigata Marina San Marco per garantire le operazioni di triage, primo soccorso, visite ambulatoriali e all’occorrenza degenza. La capacità medico-sanitaria della Brigata Marina San Marco è uno degli elementi cruciali di supporto al complesso operativo della forza da sbarco della Marina, essenziale per operazioni anfibie di proiezione dal mare, secondo il cosiddetto concetto “sea basing”. Il complesso sanitario è elettricamente autonomo grazie ad uno shelter con generatore elettrico che asserve anche le tende a struttura rigida deputate alla degenza.

Il personale previsto per l’impiego si compone di 60 uomini per l’approntamento della struttura; 5 Ufficiali medici; 1 Ufficiale (RS) infermiere (coordinatore infermieristico); 15 Sottufficiali Infermieri; 1 Biologo; 1 Tecnico di radiologia; 1 Fisioterapista; 10 Operatori tecnico sanitari.

La struttura del P.M.A. prevede due Shelter, ognuno dei quali allestito con 1 Ventilatore; 1 Monitor multiparametrico;1 pompa infusionale; Sistema di erogazione di O2. Uno Shelter ambulatorio per visite mediche dotato di Elettrocardiografo, Ecografo. Uno Shelter Farmacia, uno Shelter con generatore elettrico, il complesso di tende per la degenza breve. In caso di necessità, la struttura può essere ampliata fino a 30 tende per degenza. La struttura fornirà supporto al Servizio Sanitario Nazionale, mediante una capacità di ricovero per totali 40 pazienti, in modo da alleggerire gli ospedali civili, e quindi rendere nuovamente disponibili preziosi posti letto presso i nosocomi nazionali. Allestito anche uno spazio per l’eventuale atterraggio di un elicottero.