JESI – Sono oltre cento gli ospiti della casa di riposo Vittorio Emanuele II. E, al momento, non vi sono contagi, né situazioni preoccupanti. Ma solo undici sono stati i tamponi effettuati da Regione e Asur Marche, che hanno appunto dato esito negativo. Secondo il protocollo, infatti, il test viene fatto solo a coloro che presentano determinati sintomi, sebbene la trasmissione del Coronavirus da parte di asintomatici non sia affatto da sottovalutare.
A fornire i numeri è stato il direttore dell’Azienda Pubblica Servizi alla Persona, Franco Pesaresi in occasione di una videoconferenza in diretta streaming organizzata dal Comune per fare il punto sui servizi sociali durante l’epidemia. Il coordinatore della struttura per anziani di via Gramsci ha spiegato le stringenti misure di controllo messe in atto dal personale, la misurazione della febbre due volte al giorno, il monitoraggio di eventuali infezioni respiratorie e l’isolamento nel caso di pazienti che siano tornati dall’ospedale.
A sollecitare Regione e Asur Marche, pertanto, ci pensa il presidente del consiglio comunale, Daniele Massaccesi. «Alla luce delle affermazioni del dottor Pesaresi, riguardanti i soli undici tamponi effettuati alla residenza protetta – afferma -, si ravvisano l’estrema necessità e urgenza che Regione e Asur Marche procedano al più presto a estendere tale tipo di controllo a tutti gli ospiti della struttura, nessuno escluso. Misura che peraltro dovrebbe già essere stata disposta pur in assenza di indicazioni, per il momento, su modalità e tempistiche. Credo sia opportuno provvedere prima possibile, a tutela della salute degli ospiti, del personale e, in generale, del territorio».
A quanto pare, la casa di riposo di via Gramsci sarà fra le ultime strutture regionali, non avendo avuto contagi, ad oggi, a essere controllata con tamponi e test sierologici da parte di Regione e Asur. Nei giorni scorsi, la residenza protetta ha ricevuto la visita di Medici senza Frontiere, piacevolmente sorpresi – ha raccontato Pesaresi – dall’utilizzo massiccio dei dispositivi di protezione personale da parte degli operatori.