JESI – Servono mascherine e tute alla Croce Verde di Jesi per continuare a garantire l’attività di soccorso e assistenza nei difficili giorni dell’emergenza Coronavirus. Un appello al quale è possibile dare risposta anche tramite la raccolta fondi on line lanciata dallo jesino Federico Brocani, all’indirizzo https://www.gofundme.com/f/croce-verde-jesi.
«Questa raccolta – spiega l’ideatore – servirà per aiutare la Croce Verde Onlus di Jesi perché, a seguito della situazione nazionale, stanno riscontrando diverse difficoltà. A seguito di un contatto mi sono informato e mi hanno comunicato che servono le mascherine ffp2/ffp3 e tute complete anti sars-cov-2».
Dice Brocani: «L’idea è nata spontaneamente, nel momento in cui ho visto on line la notizia delle difficoltà della Croce Verde per reperire i materiali e tanti che lanciavano e rilanciavano la cosa. Tutti lo dicevano ma nessuno si attivava. E allora ho pensato di muovermi. Conoscendo delle persone all’interno della Croce Verde, ho chiesto e mi sono informato su quali fossero le necessità principali e più urgenti, per capire nello specifico che cosa realmente servisse. Per l’appunto, mi è stato spiegato, occorrono mascherine e tute di un certo tipo. A questo ho destinato la raccolta fondi lanciata».
Si legge nell’appello destinato ai donatori: «Possiamo fare qualcosa, dobbiamo fare qualcosa per queste persone che tutti i giorni, soprattutto in questo periodo sono sotto stress per l’enorme lavoro che stanno svolgendo. Tutto il ricavato della raccolta verrà dato alla croce verde, quindi FORZA RAGAZZI e DAJE tutta facciamo vedere che città siamo, Jesi c’è, Jesi solidale. Anche con delle piccole donazioni possiamo fare la differenza, possiamo aiutare chi veramente è sempre in prima linea per il bene comune. Forza Jesi, Forza Croce Verde siamo con voi, donate».
Spiega Federiche che «La raccolta fondi è partita nel tardo pomeriggio di sabato scorso, sono arrivate le prime risposte e ora siamo intorno ai 500 euro raccolti. C’è chi ha donato 5 euro, chi 100. Si può donare anche in forma anonima. L’obiettivo che mi sono dato, ma perché è richiesto di fissare una soglia al momento di lanciare la raccolta sulla piattaforma, è di 50mila euro. Ma sarà comunque possibile in ogni momento, quando la Croce Verde in base alle sue esigenze dovesse farne richiesta, stoppare la raccolta e devolvere il ricavato che sarà stato raggiunto in quel momento».
Dice Federico: «Nella vita mi occupo di turismo, faccio parte dello spazio di co-working Co-lab di Jesi, attivo presso la sede della Fondazione Carisj a Palazzo Bisaccioni. Penso che sia importante, in questa situazione di emergenza, fare ciascuno quanto possibile. Mi rivolgo a chi può, a partire dagli imprenditori, ma anche a tutti gli jesini dato che, con quasi 40 mila cittadini, una donazione di pochi euro da parte di tanti può davvero fare molto».