JESI – Inviare on line il proprio ordine di spesa a supermercato e commercianti di fiducia. Ricevere l’ordine dal cliente e concordare a quel punto la modalità di ritiro o consegna: presso il punto vendita, evitando però attese e code, o a domicilio. Il tutto reso facile e immediato da una web app: Spesa in Quartiere. «L’intento è riprodurre virtualmente l’ecosistema economico della città: aiutare i piccoli, medi e grandi commercianti a far fronte alle sfide della crisi derivata dalla pandemia e ottimizzare l’interazione fra chi vende e chi acquista. Innovazione, digitalizzazione, solidarietà le tre linee guida».
Lo spiegano così i sette giovani jesini, laureati e studenti fuori sede fra i 25 e i 24 anni, che hanno avviato l’iniziativa: Francesco Mariani, due volte laureato alla Bocconi e impiegato in banca; Francesco Gregori, prossimo alla laurea in informatica e web developer; Riccardo Belardinelli, laureato in lettere. Fanno parte del team Lorenzo Caresana, laureato e studente di Urban Policy Design; i fratelli Andrea (laureando in Management engineering) e Luca Petrolati (studente di ingegneria energetica); Daniele Garofalo, laureato in Industrial design.
Tutto è nato in questi giorni così particolari di emergenza Coronavirus. «Ci conosciamo da sempre – spiegano Mariani, Gregori e Belardinelli – ne abbiamo discusso fra noi, ciascuno bloccato in casa nel luogo in cui studia, su whatsapp. E poi siamo partiti». Ma Spesa in Quartiere potrà ancora essere utile dopo l’emergenza. «Chi ha sempre meno tempo a disposizione, continuerà a trovare un supporto in questa modalità di organizzare, senza tempi morti, la propria spesa. La nostra missione per il momento è specificatamente locale ma se l’idea dovesse ottenere un riscontro positivo, saremo pronti ad allargarne la geografia».
Una quindicina i negozi già aderenti, una ottantina quelli interessati, novanta gli utenti dopo la prima settimana sperimentale. Ora si entra nel vivo.
La web app “Spesa in Quartiere” è disponibile all’indirizzo www.spesainquartiere.it. L’utente si iscrive con un account personale gratuitamente, inserendo nome, cognome, indirizzo mail e numero di telefono. «Tutti i dati privati verranno gestiti secondo le nostre politiche di privacy, specificate nella Web App all’indirizzo www.spesainquartiere.it/privacy. L’utente riceve una mail di conferma dell’iscrizione, dove deve cliccare sull’Url di attivazione dell’account. Completata la procedura, l’account sarà attivo».
La web app è divisa in 3 sezioni: “Market”, dove il cliente è in grado di visionare quali esercizi commerciali aderiscono all’iniziativa, selezionarli ed effettuare ordini presso questi ultimi; “I Miei Ordini”, in cui è possibile visualizzare lo Stato degli ordini; e “Profilo”, dove l’user potrà gestire le sue informazioni personali. Il commerciante si rende disponibile per l’utente compratore, che durante queste settimane ha meno possibilità di uscire, e dunque, con SiQ, si evita la formazione di superflui luoghi di assembramento. Una volta sulla web app, l’utente può compilare il suo ordine secondo i “Termini e Condizioni” di Spesa in Quartiere (specificati nella Web App all’indirizzo www.spesainquartiere.it/terminiecondizioni), selezionare il metodo di acquisizione della merce (ritiro in negozio o consegna a domicilio, se il venditore dispone di tale servizio), inviare l’ordine al commerciante.
«L’unico spostamento che si richiede al cittadino sarà quello di recarsi presso l’esercizio commerciale in cui ritirerà la spesa e procederà al saldo del pagamento – nel caso avesse selezionato il ritiro in negozio. In caso contrario, la consegna avverrà a domicilio, e il cliente non avrà bisogno di uscire di casa. Nei “Termini e Condizioni” della Web App, Spesa in Quartiere precisa che non si fa carico in alcun modo della consegna della merce e dello stato di quest’ultima. Anche il saldo del pagamento e l’emissione della relativa ricevuta fiscale saranno esclusivamente a carico di venditore e cliente. Una volta concluse le operazioni di ritiro e pagamento, non sono necessarie altre azioni da parte del cliente».