JESI – Per motivi organizzativi la partenza del “Corteo per la Pace”, proposto dalla comunità islamica jesina contro tutti i terrorismi, in programma sabato prossimo 26 agosto, è stata anticipata di mezz’ora, non più alle 16.00 ma alle 15.30.
Questo perché quasi in contemporanea inizia anche la “Sbaracco“, dalle 17.00, con i negozi del centro che spostano la merce super scontata negli appositi banchi al di fuori dei rispettivi negozi. E lungo corso Matteotti si rischierebbe un intasamento che è risultato opportuno evitare.
La “macchina” per garantire la sicurezza si è già messa in moto, con il vice questore aggiunto Michele Morra che ha incontrato il comandante della Polizia Municipale, Liliana Rovaldi e il Comando dei Carabinieri, come sempre avviene in queste circostanze. Saranno mobilitati uomini e mezzi.
Si parte sempre dall’arco Clementino per arrivare in piazza della Repubblica, dove sono previsti anche interventi dei partecipanti al corteo, tra i quali amministratori del Comune, sindaco Massimo Bacci, vice Luca Butini, consiglieri, rappresentanti della Consulta della Pace, con il coordinatore Paolo Gubbi, sempre in prima fila in queste circostanze.
Lo skyline di Barcellona listato a lutto. Questo il simbolo che campeggia sul manifesto che invita alla partecipazione «per ribadire con forza il nostro no ai terrorismi e alla paura, e un sì convinto alla convivenza e alla libertà», sottolinea ancora una volta il presidente del centro culturale “Al Huda“, Wahbi Youssef, che ha organizzato e voluto questo manifestazione pacifica all’indomani dell‘attentato terroristico nella capitale catalana.
«Sarò presente anch’io – afferma Kazi Fokhrul, consigliere straniero in Comune – proprio per esprimere la mia posizione, quella che mi vede ogni volta dalla parte della pace. E sarò sempre vicino a chi si impegna per essa».
Non fa mancare la sua voce il vicesindaco e assessore preposto, Luca Butini, con delega alle politiche per la pace e all’integrazione multietnica.
«Un’iniziativa che sottende la necessità di esprimere la ferma condanna del terrorismo. Posso dire, comunque, che la comunità islamica jesina è ben coordinata, chi la guida è in piena sintonia con noi per una politica di pacifica convivenza. Certo, il problema integrazione è più complesso, ma ci si arriva a piccoli passi e anche attraverso queste iniziative».