JESI – «A ieri, erano ventotto le classi scolastiche in quarantena a Jesi. Un numero incredibile. Ancona, per dire, ne aveva venti. Focolai in questo momento ci sono in tutti gli istituti, i numeri crescono in maniera esponenziale giorno dopo giorno. Da quanto mi risulta, medie e superiori resteranno chiuse anche la prossima settimana, sulla base di un’ordinanza regionale. Per la primaria c’è da valutare». Così il sindaco di Jesi Massimo Bacci nell’aggiornare il Consiglio sulla situazione della pandemia. Lo stesso Bacci si trova attualmente in isolamento a casa, dopo la positività al Covid resa nota nei giorni scorsi.
«La situazione è veramente molto, molto critica. Stiamo vivendo il momento più complesso da quando la pandemia è iniziata. Gli ultimi dati, probabilmente sottostimati perché vengono costantemente aggiornati, dicono di 381 positivi e più di mille in quarantena a Jesi. Un bollettino di guerra vero e proprio».
Bacci parla di «situazione in evoluzione e molto preoccupante. Mi auguro e spero che vengano adottate misure restrittive, non credo ci siano alternative. E spero si abbia quanto prima la possibilità di vaccinare quante più persone possibili. Sul territorio sono presenti le varianti del virus e i tecnici ipotizzano che entro fine marzo oltre 50% sarà contagiato dalle varianti. Lo sto vivendo sulla mia pelle, anche stare attenti può non bastare. Si evitino assembramenti e si cerchi di stare il meno possibile a contatto con altri».
Di ieri peraltro la chiusura della primaria Cappannini a seguito di un focolaio. Intanto sono iniziate le vaccinazioni anti Covid alla Casa di Riposo di Jesi. Si è cominciato con tutti gli operatori che si prendono cura a vario titolo degli ospiti e di un primo gruppo di anziani. La vaccinazione proseguirà nei prossimi giorni fino al completamento del primo ciclo di immunizzazione per tutti gli anziani ospiti.