ROSORA – Nonostante la grande attenzione alle fasce deboli della popolazione, che per prime sono state vaccinate completando anche il secondo ciclo di vaccinazione anti-Covid, il maledetto e subdolo virus è riuscito ad aggredire alcune Rsa e Case di riposo del territorio. Uno dei cluster più pericolosi si è registrato alla Casa di riposo Villa Celeste di Rosora, dove 50 ospiti su quasi 60 sono stati contagiati. Positivi anche 15 infermieri e il direttore della struttura, tanto che è subito scattata la segnalazione alla Asur che ha attivato l’Usca-Unità di continuità assistenziale dell’Area vasta2, che ha inviato due medici e tre infermieri a sopperire la carenza di personale infermieristico.
Parallelamente, la cooperativa sociale Vivicare (che gestisce la struttura) ha rafforzato l’organico degli oss in considerazione dell’accresciuta esigenza assistenziale, portando il numero degli operatori a 15. Difficilissima la situazione degli anziani ospiti, per lo più nonnini ultraottantenni e affetti da altre patologie anche croniche. Dei 50 positivi, dieci sono stati trasferiti in ospedale – prima al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi e poi alla struttura di Campofilone – in sei sottoposti a ossigeno-terapia in struttura. Questa ondata di contagi alla Casa di riposo Villa Celeste ha fatto pagare un prezzo altissimo, nonostante nelle prime due ondate pandemiche la struttura di Rosora sia rimasta praticamente indenne: si sono registrati cinque decessi. Ora la situazione sembra migliorata e sotto controllo, con un parziale ritorno alla normalità e un progressivo negativizzarsi di anziani e infermieri. Sono 30 ad oggi i positivi, in attesa di miglioramento.
Difficile anche la situazione a Serra de’ Conti, dove nei giorni scorsi si erano registrati contagi a raffica tanto che il sindaco Letizia Perticaroli aveva anche disposto la chiusura della bocciofila e del centro sociale L’incontro. Ad oggi, secondo i dati della Regione, nel paesino collinare vi sarebbero ancora 41 positivi e 60 persone in quarantena. In attesa del camper vaccinale, il primo cittadino, «visti i numeri attuali dei contagiati di Covid-19 e del numero dei cittadini posti in quarantena – scrive -, raccomanda a tutti, piccoli e grandi, di attenersi scrupolosamente all’osservanza dei comportamenti basilari che “allentano” la propagazione del virus. Come ricordato in molte occasioni, a Serra de’ Conti la percentuale dei vaccinati contro il Covid-19 è una tra le più basse della provincia di Ancona; questa situazione rende tutti noi molto vulnerabili, soprattutto la fascia più debole della popolazione (anziani e ammalati) che è in attesa della somministrazione della terza dose di vaccino. Si confida sul grande senso di responsabilità di ognuno, poiché non riteniamo giusto per una comunità attiva e laboriosa come quella di Serra de’ Conti piangere e addolorarsi per la perdita di persone care. Questo accade quando non si ha cura del concittadino, ma si agisce soltanto in base alle proprie opinioni. È responsabilità di ciascuno curare la salute di tutti. Essere membri di una comunità – conclude il sindaco Perticaroli – significa essere consapevoli che le proprie azioni hanno conseguenze, positive o negative, per tutti».