MONTECAROTTO – Crisi Moncaro, la voce, in una nota ufficiale, dei dipendenti Moderna, la cooperativa agricola posta in liquidazione che per anni è stata braccio operativo di Moncaro, curando centinaia di ettari di vigneti di soci e conferitori di uve.
«I dipendenti di Moderna esprimono, con le proprie famiglie – si legge nella nota – la fortissima preoccupazione per la situazione di Moncaro e della stessa Moderna. È di tutta evidenza che la mancata ripresa delle lavorazioni sui vigneti di proprietà Moncaro e in affitto a Moderna, se da un lato mette in condizioni gravissime i dipendenti e le loro famiglie, che a questo punto hanno problemi ad arrivare a fine mese, a maggior ragione danneggia la Moncaro. Il danno a Moncaro appare gravissimo per due ragioni: la prima è che i vigneti, che non sono già stati potati e manotenuti nella precedente annata agraria, se non potati, rischiano di perdere una buona parte del loro valore; in secondo luogo, la mancata lavorazione dei vigneti annullerà la produzione degli stessi che dobrebbe essere conferita a Moncaro.cIn entrambi i casi i danni a Moncaro, sia in termini di valori patrimoniali (valore dei terreni) sia in termini economici (continuità aziendale) saranno irreparabili».
«I dipendenti di Moderna, la cui sorte è vicendevolmente legata a quella di Moncaro (non esistono al momento altri terzisti che potrebbero lavorare tali terreni), fanno per altro rispettosamente presente che l’inerzia del curatore nella manutenzione dei vigneti, unita al blocco dell’imbottigliamento dei vini attualmente stoccato nelle cantine Moncaro, risulta gravemente pregiudizievole al mantenimento dei valori aziendali, con ciò contravvenendo allo spirito della legge fallimentare che di tali valori prescrive la manutenzione in vista del maggior soddisfacimento dei soci».