JESI – Una chiusura in bellezza e nel segno dei festeggiamenti, quello del progetto “Doposcuola aiuto ai compiti” portato avanti nelle scorse settimane dalla Croce Rossa Italiana comitato di Jesi. Una festa per condividere la felice conclusione di questo progetto, cui non sono voluti mancare il Sindaco Lorenzo Fiordelmondo, il suo vice Samuele Animali, le due Assessore Emanuela Marguccio e Conchita Mammoli, oltre al Presidente del Consiglio comunale Luca Polita, accogliendo l’invito del presidente della Cri dottor Francesco Bravi. I festeggiamenti, presso la sede di “Binario Volontario” alla Stazione ferroviaria di Jesi, locali che le Ferrovie dello Stato hanno assegnato alla onlus. Nel corso del pomeriggio di festa – martedì – sono stati salutati i 20 bambini del doposcuola multietnico e solidale organizzato dalla Cri di Jesi, che avevano appena terminato di svolgere i loro compiti delle vacanze. Doveva essere un incontro solennemente istituzionale (e in parte lo è stato) con tanto di ringraziamenti da parte di un raggiante dottor Bravi rivolto agli ospiti e a tutti coloro che si sono adoperati per la buona riuscita di questa attività nuova per la Cri, ma ben presto ci hanno pensato i bambini con la loro vivacità a trasformare tutto in vociare, festa e merenda.
«Una iniziativa connotata da una grande utilità sociale e culturale», hanno sottolineato le autorità esprimendo soddisfazione per l’esito più che positivo di questa esperienza. Intanto i bambini hanno ricordato, con le manine tese su biscotti e leccornie offerte dal bar Imperiale, che quella era una festa e via dunque a confusione, allegria e abbracci. Il Comitato Cri a ricordo di questa esperienza ha donato loro uno zainetto e un braccialettino, che i piccoli hanno subito indossato con entusiasmo. Il tutto, in un frastuono contraddistinto da scoppi di palloncini e tentativi, vani, di riportare un minimo di ordine. «Ma, a connotare l’atmosfera – fa sapere il presidente della Croce rossa dottor Bravi – oltre all’allegria, era palpabile anche il sentimento di gratitudine e tenerezza, espresso più con i gesti che con le parole, rivolto dai bambini alle maestre. Delle infaticabili insegnanti che li hanno accuditi con affetto per tutta l’estate, li hanno aiutati a superare le loro difficoltà e sono riuscite ad operare il miracolo di trasformare in un gioco divertente persino il ripasso delle tabelline. Veramente brave queste insegnanti che, gratuitamente e non senza un sacrificio personale, hanno regalato a questi bambini e alle loro famiglie un servizio prezioso, di valore educativo prima ancora che didattico, che è stato capito ed apprezzato a giudicare dall’affetto espresso nel momento dei saluti dai bambini e dalle loro famiglie». L’auspicio è che il progetto possa ripetersi e ampliarsi anche il prossimo anno.