JESI – Che a Jesi imperversino le baby gang non è un fatto nuovo, anche se dopo le ultime brillanti operazioni di carabinieri e polizia sembrava che i quartieri dove agivano fossero stati “ripuliti”. Invece un nuovo allarme vandali si leva da via Gramsci, dove nei giorni scorsi i ragazzi terribili sono tornati. Peggio del solito.
Stavolta erano armati di machete e giravano per il quartiere seminando il panico tra gli automobilisti, mettendosi in mezzo alla strada, costringendo gli automobilisti a fermarsi e attaccandosi ai finestrini brandendo il grosso coltello. Scherzo? Rapina? Non è chiaro. Ma in via Gramsci regna la paura.
«Non so se siano i soliti che hanno cambiato zona – ci racconta una residente che chiede l’anonimato per tutelare sé stessa e la sua famiglia – ma di fatto sono quattro-cinque ragazzi, tutti di colore e molto giovani. Credo uno o due maggiorenni, gli altri tutti tra i 15 e i 17 anni. Indossano felpe larghe quelle col cappuccio per coprirsi la faccia e girano in branco, armati di un grosso machete… ».
La signora racconta che nei giorni scorsi, verso le 16,30 si erano piazzati in mezzo alla strada costringendo l’auto condotta da un anziano a fermarsi. Ma quando l’uomo, per non investirli, ha fermato la macchina, quelli si sono attaccati alla vettura, allo specchietto e al finestrino mostrando il machete in segno di minaccia. «Si era creata una coda con un’altra auto dietro condotta da una giovane mamma insieme al figlio, che ha assistito alla scena – dice ancora la testimone – quando i bulli si sono accorti di essere visti hanno tentato di attaccarsi anche al finestrino della mamma, ma si sono accorti che a bordo c’era un bambino terrorizzato e in lacrime e sono scappati per fortuna».
La donna aveva abbassato le sicure e serrato i vetri dei finestrini, intanto i residenti avevano chiamato il 112.
Sembra che non sia la prima volta che accade e che i residenti, esasperati, abbiano più volte allertato polizia e carabinieri chiedendo più controlli nel quartiere, anche in pieno giorno. Le indagini sono in corso.