FABRIANO – Nel pomeriggio di ieri la polizia di Stato ha eseguito a Fabriano operazioni straordinarie di controllo del territorio disposte dal questore Capocasa. Sono state due le unità operative del Commissariato cittadino e due del reparto Prevenzione crimine di Perugia che hanno proceduto al controllo di obiettivi e vie di comunicazione ritenuti maggiormente esposti in termini di frequentazione e passaggio di persone sospette e pregiudicate. I posti di controllo in entrata ed in uscita da Fabriano hanno interessato via Dante, via XIII luglio e viale Zonghi. L’attività è poi proseguita nei controlli amministrativi di alcune attività commerciali di somministrazione di cibi e bevande siti nell’area del centro storico che in quella commerciale-artigianale: una verifica approfondita in ordine a pregressi pregiudizi giudiziari è stata condotta sui clienti presenti.
I risultati
Al termine di questa duplice attività effettuata a Fabriano dagli agenti del commissariato di pubblica sicurezza cittadino in sinergia con i colleghi umbri di Perugia, sono state identificate 65 persone, di cui 18 con pregiudizi penali; sono stati 36 i veicoli controllati; due infrazioni amministrative contestate a seguito degli accertamenti eseguiti dalla polizia: un fabrianese è stato sorpreso alla guida del proprio veicolo con la patente scaduta e un altro con revisione del mezzo scaduta, al quale è stata anche comminata la sanzione accessoria della sospensione della circolazione. Per quel che riguarda, poi, i 3 esercizi commerciali controllati, all’interno di uno di questi, è stato identificato un gruppo di persone intente alla consumazione di bevande tra i quali si è evidenziata la presenza di un 31enne residente in un comune limitrofo il quale è risultato destinatario di un Foglio di via dal comune di Fabriano emesso dal Questore di Ancona nel 2024 per la durata di due anni. Gli agenti gli hanno chiesto conto della sua presenza e il 31enne si è giustificato affermando di essersi fermato a bere qualcosa al bar con gli amici al termine del lavoro. Ovviamente questa motivazione non gli ha risparmiato una denuncia all’Autorità giudiziaria per violazione del dispositivo di interdizione da Fabriano che prevede la pena da 6 a 18 mesi di reclusione e la multa fino a 10.000 euro.