CUPRAMONTANA – Piange anche il cielo quando arriva il feretro chiaro, trasportato da un carro funebre bianco, davanti alla chiesa di San Lorenzo.
Gocce di pioggia leggere che si mescolano con le lacrime di quanti, e sono una folla che non si può contare, attendono per l’ultimo saluto a Leonardo David, giovane di 22 anni.
Un’unica famiglia, un unico grande abbraccio.
Cupramontana si è fermata in silenzio e in silenzio ha accolto questo suo figlio vittima di un incidente a Budapest, mentre era in vacanza con gli amici: una caduta sui binari del tram che non gli ha lasciato scampo.
Una comunità provata già da troppe tragedie che ancora una volta si è ritrovata composta in un dolore senza limiti.
E se n’è fatto interprete don Giovanni Rossi, il parroco, che nell’omelia ha scandito parole sofferte per «un dolore che lacera il cuore e che non trova risposte, parole consolatorie».
L’altare coronato da due ali, con la squadra del Maiolati Calcio nella quale Leonardo militava e, dall’altra parte, gli amici. La chiesa non è riuscita a contenere tutti, fuori erano in tanti che hanno potuto seguire il rito attraverso un altoparlante.
«La vita è un dono misterioso, prezioso e fragile. Ringraziamo Dio di averci dato Leonardo – ha aggiunto don Giovanni -, di lui niente andrà perduto perché resterà vivo in ognuno di noi ».