Jesi-Fabriano

Fabriano “abbraccia”Alessandro, il figlio della coppia morta nell’incidente di Torrette di Ancona

Un dolore composto, partecipato, commosso, ma carico di speranza per le parole del cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona-Osimo e parente di Lucia, che ha officiato i funerali

Un momento del funerale di Lucia e Diego a Fabriano (Foto: Cico)
Un momento del funerale di Lucia e Diego a Fabriano (Foto: Cico)

FABRIANO – Un dolore composto, partecipato, commosso, ma carico di speranza per le parole del cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona-Osimo e parente di Lucia Manfredi 40enne, di Fabriano, neurologa in servizio all’ospedale regionale di Torrette, e suo marito Diego Duca, autista 118, che questa mattina a Fabriano ha officiato i funerali della coppia tragicamente morti il 4 gennaio scorso in un incidente a Torrette di Ancona. L’intera città si è stretta intorno alla coppia che lascia un figlio di dieci anni, circondato dall’affetto dei suoi parenti, ma da tutta Fabriano che lo sente figlio suo. «Erano particolarmente noti in città e unanimemente apprezzati per le loro doti umane e professionali e per il grande impegno civile profuso in ambito sociale», le parole del Primo cittadino presente in Chiesa insieme a tante Autorità civili e religiose della città e del comprensorio.

La chiesa gremita (Foto: Cico)

I funerali

«Dove sono Lucia e Diego? Andranno nel cimitero, il dormitorio, il luogo del risveglio. Qui dobbiamo costruire non solo il tempo presente, ma anche quello futuro. Con la morte non finisce tutto. Se così fosse, dov’è l’amore, il senso della giornata umana. Perché saremmo qui, se tutto finisse? Ringrazio tutti i presenti, ma chiedo a voi di conservare l’eredità morale e spirituale di Diego e Lucia. Ricordo i colloqui con loro prima del matrimonio. Loro avevano moralità e competenza, servizio, tenerezza. Se cancelliamo la memoria, cancelliamo tutto», alcune frasi dell’omelia del cardinale Menichelli che ha poi raggiunto il figlio della coppia. «La comunità intera non è solo custode delle cose, ma anche della vita delle persone. Così siete custodi di Alessandro», ha concluso.

Testimonianze dei colleghi di Lucia e Diego e, soprattutto, la preghiera che Diego e Lucia avevano messo nella bomboniera nel giorno del loro matrimonio letta dal piccolo Alessandro. A conclude il parroco di San Nicolò, don Aldo Buonaiuto. «Grazie al cardinale per le sue parole. La famiglia mi ha chiesto di dire un grazie a tutte le persone che sono state vicine a loro in questi giorni. Lucia e Diego erano due persone felici, felici di essere cristiane, felici di aiutare le persone in difficoltà. Tante volte Lucia mi ha risposto al telefono quando le chiedevo di aiutare qualcuno. Due splendidi servitori della comunità, Diego e Lucia, hanno suscitato sentimenti di empatia in tutti con la loro tragica scomparsa nella collettività che spontaneamente rende loro omaggio sotto forma di sostegno ai familiari e di vicinanza al loro dolore. Da ora – ha dichiarato don Aldo Buonaiuto, parroco di San Nicolò – il piccolo Alessandro è ancor più figlio della città e della Diocesi e della nostra parrocchia di San Nicolò. Nulla dell’amore che questi genitori hanno testimoniato andrà perso. Il loro esempio familiare e professionale – conclude – rimarrà indelebile nella sensibilità e nella coscienza di una collettività composta da famiglie e individui che continueranno sul modello indicato e santificato dalle loro vite di operatori sanitari».

L’uscita dei feretri (Foto: Cico)