Jesi-Fabriano

Jesi: per 60mila euro investiti, promette un milione di guadagno. Truffa all’ex motociclista, denunciato un 71enne

La vittima ha riferito d’essere stato contattato da una persona che diceva d’essere un suo fan dei tempi in cui gareggiava. L'iban sul erano confluiti i bonifici abbinato ad un conto corrente delle poste italiane aperto presso una filiale del Lazio

JESI – Nella giornata di ieri 16 dicembre, al termine dell’attività investigativa, la Polizia di Stato del Commissariato di Jesi ha deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente un 71enne del Lazio, per il reato di truffa aggravata.

Lo scorso 24 ottobre la vittima, un 61enne, in sede di querela ha riferito d’essere stato contattato su whatsApp da una persona che diceva d’essere un suo fan dei tempi in cui gareggiava come motociclista professionista. Superato l’approccio iniziale, l’uomo gli aveva proposto di effettuare un investimento di 60mila euro con un guadagno certo di 1,2 milioni, indicandogli un commercialista che l’avrebbe aiutato in tal senso. Interessato all’investimento, la vittima si era mostrato disponibile a effettuare versamenti di importo più ridotto, essendo impossibilitato a versare subito tutta la somma richiesta. Così il 61enne si era determinato a effettuare due bonifici istantanei in favore dell’iban comunicatogli dallo pseudo commercialista, uno dell’importo di circa 4.200 euro e l’altro di 11.700 euro. Recatosi in banca per verificare che gli fossero stati accreditati i soldi promessi dal sedicente commercialista, presi contatti col direttore capiva d’essere stato vittima di un raggiro. Presentatosi in Commissariato l’uomo aveva sporto querela.

Durante la stesura dell’atto, il 61enne è stato contattato da due diverse utenze cellulari: l’interlocutore, strategicamente, gli comunicava che era stato truffato, rassicurandolo e chiedendo informazioni su alcuni introiti che avrebbe dovuto ricevere dalla società sportiva per cui aveva in passato lavorato. Il tutto è stato ascoltato in tempo reale dai Poliziotti della squadra investigativa che acquisivano ulteriori elementi indiziari. Gli agenti hanno appreso che in passato la vittima aveva già effettuato bonifici a seguito di proposte di investimenti da parte di sedicenti promotori finanziari e l’episodio denunciato, purtroppo, non era che uno dei tanti.

Da accertamenti vari ed acquisizione di documentazione , l’iban nel quale erano confluite le somme di denaro era abbinato ad un conto corrente delle poste italiane aperto presso una filiale del Lazio e intestato ad un cittadino del posto, 71enne. Al fine di impedire che la libera disponibilità del conto corrente potesse aggravare o protrarre le conseguenze del reato o agevolare la commissione di altri reati, i poliziotti hanno proceduto al sequestro preventivo del conto corrente collegato all’iban incriminato ottenendo così il blocco dei movimenti in uscita dal conto nel quale erano confluiti i soldi del malcapitato.

Addivenuti alla verità dei fatti, l’indagato, inchiodato alle sue responsabilità dai gravi elementi indiziari a suo carico e raggiunto dalla Polizia del posto su delega del Commissariato di Jesi, è stato deferito in stato di libertà per truffa aggravata dall’essere il fatto commesso a distanza mediante l’utilizzo di strumenti telematici idonei ad ostacolare la propria identificazione approfittando delle condizioni di vulnerabilità della vittima.