ANCONA – Studiavano le vittime preferendo donne e anziani che lasciavano l’auto parcheggiata nei centri commerciali. Quando si allontanavano gli foravano la ruota anteriore sinistra così erano costretti a cambiarla. È in quel frangente che una banda di napoletani, che agivano spesso in coppia, derubava i malcapitati di borsello e borsa solitamente lasciati sul sedile del passeggero. Sessantatré i colpi in tutta Italia, nove hanno riguardato le Marche tra furti andati a buon fine e danneggiamenti.
L’indagine è partita da Jesi, coordinata dal pm Rosario Lioniello, a novembre 2017, con la prima denuncia fatta da un cittadino che si era visto portare via 1.700 euro tra contanti, pagamenti con carta di credito e prelievi fatti con bancomat. L’uomo era stato distratto dal cambiare la gomma trovata bucata e i malviventi gli avevano portato via il borsello.
A cascata sono arrivate altre denunce per episodi simili accaduti a Falconara (due tentativi andati a vuoto tra marzo ed aprile 2018) Jesi (quattro furti tra novembre 2017 e gennaio 2018 più due danneggiamenti) e Civitanova Marche (un tentato furto a marzo 2918). In regione i colpi hanno fruttato 6.500 euro, 40 mila euro invece l’ammontare complessivo con i colpi fatti anche in altre regioni, per lo più del centro-sud: Lazio, Umbria, Campania, Sicilia, Abruzzo, Emilia Romagna e Toscana.
Le ordinanze di custodia cautelare (firmate dal gip Carlo Cimini) sono state eseguite nella notte dai carabinieri di Jesi, guidati dal capitano Simone Vergari. Riguardano napoletani tra i 23 e i 50 anni. Ora sono in carcere a Poggioreale, per furto, danneggiamento e uso indebito di carte in concorso, in attesa degli interrogatori. Uno dei sette era già detenuto per altri reati.
I carabinieri sono arrivati al gruppetto, al quale non è stato possibile contestare l’associazione a delinquere perché agivano per lo più in coppia senza un vero promotore, grazie ai filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti nei centri commerciali e agli sportelli bancomat. Gli arrestati si conoscevano tra loro e abitavano tutti nello stesso quartiere. In alcuni casi si sono anche offerti di aiutare le vittime a cambiare lo pneumatico che poco prima gli avevano forato servendosi di un coltello. Le vittime marchigiane hanno tra i 60 e i 75 anni. Soldi e carte non sono stati recuperati.