JESI – Una violenta bomba d’acqua si è abbattuta poco fa sulla città, con rovesci di pioggia battente e una forte grandinata. Pochi minuti d’inferno per uno strascico di danni ancora da conteggiare e fronteggiare.
Numerose le chiamate al numero unico di emergenza 112 per allagamenti e alberi caduti, tanto che oltre alla squadra di Jesi dei vigili del fuoco sono dovute intervenire a supporto anche la prima partenza di Ancona e Arcevia. I pompieri sono impegnati in particolare in via Marconi, nel quartiere Prato, in via Ancona e viale della Vittoria, oltre che nella zona industriale per allagamenti di strade e fogne straripate.
Una vettura è rimasta bloccata nel sottopasso di via Marconi, con una persona imprigionata all’interno che è stata salvata, spaventata ma incolume, dai vigili del fuoco. Nel quartiere ex Smia un albero è finito sulla sede stradale, così come in tutta la città si sono verificate cadute di rami e di insegne.
Per fortuna al momento i danni interessano solo le cose e non vi sarebbero feriti. Chiuso dalla polizia locale anche il sottopasso di via Fontedamo con allagamenti a Jesi est.
Criticità a causa della pioggia incessante si sono riscontrate anche all’ospedale Carlo Urbani di Jesi. A segnalare i disagi è Pasquale Liguori, responsabile del Tribunale per i diritti del malato che ha chiesto al direttore del nosocomio jesino di mettere in sicurezza l’area allagata.
(Notizia in aggiornamento)