JESI – Nella giornata di ieri 13 marzo al termine di celere attività investigativa, il personale di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Jesi, coordinato dal Dirigente Vice Questore dottor Paolo Arena, ha tratto in arresto nella flagranza del reato di violazione del divieto di avvicinamento alla persona offesa un 24enne tunisino con precedenti di Polizia.
Intorno alle ore 9 agenti di polizia giudiziaria, durante un servizio esterno di osservazione, percorrendo via Garibaldi si sono imbattuti nel tunisino, che conversava a breve distanza con la moglie. L’uomo recentemente era stato sottoposto dai poliziotti alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna, in quanto indagato per maltrattamenti in famiglia, con l’obbligo di tenersi ad una distanza di almeno 500 metri ed il divieto di dimorare nella provincia di Ancona.
Secondo le informazioni assunte, l’uomo nelle prime ore del mattino aveva fatto accesso nell’appartamento jesino, dove la donna attualmente dimorava, avendo ancora le chiavi.
Lo stesso, le aveva intimato di svegliarsi e di seguirlo alla fermata del bus per far ritorno nella casa di Cingoli, cosa a cui la donna ottemperava per paura di una reazione a lei avversa. Il passaggio della pattuglia di polizia giudiziaria, nei pressi della pensilina della fermata dei bus, si rivelava salvifico per la donna in quanto l’uomo è stato subito riconosciuto, dichiarato in arresto e condotto in Commissariato.
Avvisato il Pm di turno, condivideva le ragioni dell’arresto disponendo la conduzione del medesimo in Tribunale per l’udienza direttissima.