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Jesi: due ragazzi investiti da un camper pirata. L’appello: «Chi ha visto segnali al 112»

Il racconto della mamma della ragazza investita a Jesi: «A terra pezzi del fanale e il sangue di mia figlia»

JESI – Un camper pirata che travolge due ragazzi sul marciapiede e poi si allontana a forte velocità. Trenta giorni di prognosi per la ragazza, una 21enne jesina e pochi di meno per il suo amico, anch’egli rimasto ferito nella serata di paura in via Zannoni. I due amici martedì sera, 18 marzo, dopo cena erano usciti a piedi a fare una passeggiata. Hanno subito notato quel vecchio camper bianco in sosta con il motore acceso e i vetri appannati in uno stallo nel parcheggio di via Zannoni. Passando sul marciapiede hanno dato un’occhiata per capire se ci fosse qualcuno alla guida e se fosse in difficoltà. Dentro l’abitacolo c’era un uomo di mezza età, barba e capelli brizzolati, con un cane. Così hanno tirato dritto verso il Bar Trieste, trovandolo però chiuso. Così sono tornati indietro.

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«Ci avranno impiegato almeno venti minuti – racconta la signora Michela Pellegrini, mamma della ragazza – e una volta ripassati in via Zannoni quel vecchio camper era ancora lì, a motore acceso. Mia figlia e il suo amico erano sul marciapiedi e a quel punto è successo l’incredibile: il mezzo è partito a forte velocità in direzione dei ragazzi, percorrendo un tratto con due ruote sul marciapiede. Li ha investiti, andando anche a raschiare con la fiancata contro il muro poi si è allontanato senza prestare soccorso…».

Per i due ragazzi un autentico incubo. Incredula e sotto choc anche la mamma, che alle 22.50 ha ricevuto la telefonata della figlia in lacrime che le raccontava tutto. 

«Mi sono precipitata in via Zannoni insieme a un’ambulanza e ai Carabinieri – dice la donna – non potevo crederci. È successo praticamente davanti al Beach Palace. Quel camper all’improvviso è ripartito a tutta velocità e li ha investiti. Non so se l’uomo alla guida fosse ubriaco o lo abbia fatto di proposito, ma in quella manovra pericolosa ha raschiato con la fiancata contro il muro e rotto un fanalino posteriore, i cui pezzi sono rimasti a terra insieme a una chiazza di sangue. Il sangue di mia figlia…».

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La ragazza e l’amico sono stati trasportati al Pronto soccorso dell’Ospedale Carlo Urbani. Il ragazzo ha riportato una frattura al naso e diverse contusioni, più gravi le condizioni della 21enne che ha riportato un trauma cranico, una frattura al piede e contusioni. Per lei una prognosi di 30 giorni.

«Mia figlia è ancora spaventata- conclude arrabbiata la madre – mi dice che le tornano in mente i fari del camper arrivarle contro e scoppia in lacrime. È traumatizzata. E pensare che quando è uscita a piedi ero più tranquilla. Non avrei mai potuto pensare a una cosa del genere…È talmente assurdo. L’autista non si è fermato ma si è diretto velocemente verso via Gallodoro. Chiedo aiuto a chiunque lo abbia visto, anche solo di passaggio, poiché ben riconoscibile non solo perché è un modello vecchio e bianco, ma anche per i segni dell’incidente sulla fiancata. Se qualcuno ha notizie, lo segnali al 112».

In via Zannoni sono scese diverse persone a soccorrere i ragazzi e lanciare l’allarme al 112. Nessuno però sarebbe riuscito a prendere la targa del camper pirata. La mamma della ragazza, con i referti del pronto soccorso alla mano, ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti. I carabinieri stanno indagando. «La mia speranza – conclude la signora Pellegrini – è nelle telecamere comunali. Quel camper si è diretto verso via Gallodoro in uscita dalla città, spero che qualche spycam lo abbia ripreso».

La signora ha anche lanciato un appello sui social, riscuotendo molta solidarietà e vicinanza.

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