Jesi-Fabriano

Jesi: investe 8000 euro in bitcoin ma è una truffa, vittima una 72enne

La polizia di Jesi riesce a individuare e denunciare i truffatori, un 54enne di Pavia e un 64enne di Salerno denunciati per truffa aggravata

Gli agenti osimani al lavoro

JESI – La truffa dei bitcoin è servita. A cadere nella cyber trappola della nuova moneta virtuale è stata una 72enne jesina, invogliata dai facili guadagni prodotti con minimi investimenti promessi da una pseudo società. La pubblicità online della società infatti garantiva piccoli importi iniziali e facili e immediati guadagni nel mercato nuovo dei bitcoin. Così una jesina 72enne ha deciso di provare.

Si è registrata sul sito della società ed è stata subito contattata al cellulare da uno pseudo promotore finanziario il quale le comunicava che per accedere al servizio di acquisto di bitcoin, avrebbe dovuto versare 250 euro per l’apertura di un conto on line. Effettuato il pagamento tramite home banking, la donna ha ricevuto la richiesta da parte del promotore di versare 2.000 euro a titolo di capitale da investire su un iban estero. Tuttavia, visto che l’app della sua banca non le consentiva l’operazione, le ha comunicato un conto italiano su cui provvedere al pagamento. Ma guarda caso, quasi nell’immediatezza la donna è stata informata che il capitale investito era aumentato fino ad un controvalore di oltre 7.000 euro, tanto che subito la vittima emozionata ha manifestato la sua intenzione di prelevare parte del capitale maturato. Ma per farlo, avrebbe dovuto pagare oltre 1.000 euro. La vittima ha acconsentito pagando la cifra richiesta, ma le è arrivata un’altra richiesta di soldi di 2.200 euro per commissioni bancarie.

Anche questo bonifico viene effettuato e subito dopo, ecco un’altra richiesta di 2.480 euro con la quale avrebbe potuto accedere al servizio, ottemperando. Ma quando le arriva un’ulteriore richiesta di altri 3.000 euro per terminare la procedura, la donna si irrigisce e manifesta al promotore la sua volontà di non continuare e di avere indietro le ingenti somme già spese. Tutto inutile e solo in quel frangente capisce di essere stata truffata. Il 20 dicembre si reca presso il Commissariato di Jesi a sporgere querela e al termine delle indagini, il personale di Polizia giudiziaria riesce a risalire agli intestatari dei conti correnti dove sono confluiti i pagamenti fatti dalla donna. Si tratta di un 54enne di Pavia e un 62enne di Salerno, entrambi con precedenti specifici, che sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di truffa aggravata.