Jesi-Fabriano

Jesi: lupi in via XX Luglio, azzannata e sparita una cagnolina

L’aggressione il pomeriggio di Natale. Lo sfogo e l’appello disperato della padroncina

Uno screenshot del video che ritrae l'animale avvistato in via XX Luglio

JESI – Di Chicca non si hanno più notizie dal pomeriggio di Natale. La piccola meticcia di cinque anni, color nocciola e nero, è sparita nel nulla forse attaccata da un grosso cane o forse addirittura da un lupo. Il sospetto tremendo che a quell’attacco Chicca non sia sopravvissuta, stringe il cuore della sua padroncina, Serena Bellagamba che da giorni la sta cercando ovunque, disperata.

«Chicca era uscita insieme a mio padre per una passeggiata il pomeriggio di Natale – ci racconta – erano circa le 17:30, quindi già buio, ed erano andati nel parco David Maria Sassoli, nel quartiere Fausto Coppi vicino casa nostra. Improvvisamente la mia cagnolina ha visto un’ombra scura muoversi nel fossato poco distante, al confine con il parco e non lontano dalla scuola materna, riconoscendo la sagoma di quello che forse pensava essere un cane, ha fatto per andargli incontro tirando il guinzaglio e facendo cadere mio padre». Nella caduta, l’uomo ha inavvertitamente lasciato il guinzaglio e Chicca si è allontanata verso il fossato che si ricollega a via XX Luglio passando sotto il ponte di via Cupramontana. A quel punto l’uomo ha sentito un guaito come di dolore, che si faceva sempre più flebile, provenire dal fossato. Si è avvicinato per quanto possibile, essendo una zona buia, ed è riuscito solo a vedere una sagoma di animale di grandi dimensioni che scappava. Chicca non è tornata. L’indomani mattina alle 6 con le prime luci del giorno sono iniziate le ricerche. «Mi hanno aiutata i volontari del Noa-Nucleo operativo aereo della Protezione civile che con l’utilizzo di specifici droni termici sono specializzati nelle ricerche di cani smarriti – dice ancora Serena – abbiamo battuto la zona da cima a fondo, per molte ore. Sono andata fin dentro al fossato, da via Coppi giù fino a via XX Luglio. Ho bussato a tutte le porte, suonato i campanelli e mostrato la foto di Chicca. Ma niente… abbiamo solo trovato tracce di sangue nel fossato». Poi quel video, girato da un residente che la mattina di Santo Stefano s’era imbattuto in un grosso esemplare di lupo proprio in via XX Luglio, zona Largo Allende, a una decina di metri dalle abitazioni e dalle scuole materne ed elementari di Monte Tabor.

«La sera prima avevo sentito in effetti ululare – aggiunge Serena – ma non è facile capire se sia un lupo o un cane di grossa taglia… comunque quel video mi ha fatto gelare il sangue. Perché il sospetto che la mia Chicca possa essere stata sbranata da un lupo diventa sempre pesante… non riesco a trovarla da nessuna parte. Sono disperata. Se qualcuno l’avesse vista in giro, anche ferita, per favore si metta in contatto o chiami la Polizia locale».

Serena ha avvisato la Polizia locale e i vigili del fuoco, perché quel fossato – peraltro nel corso degli anni oggetto di proteste da parte del Comitato del quartiere per l’incuria e la pericolosità – in alcuni punti è inaccessibile per via dei rovi e del terreno sconnesso. La stessa segnalazione della presenza di lupi vicini alla scuola e alle abitazioni è stata inviata in Comune.

«Fate attenzione – conclude Serena – sono stati avvistati lupi vicinissimi alle abitazioni e alla scuola elementare /materna e asilo. Probabilmente la mia cagnolina é stata attaccata da uno del branco. Vogliamo far attaccare anche i bambini o che capiti qualche altra disgrazia? Dunque – rivolgendosi poi al sindaco – Lorenzo Fiordelmondo vogliamo fare qualcosa per pulire il fosso di via XX Luglio o continuiamo a chiudere gli occhi?».