JESI – Nella giornata di ieri 22 ottobre, a seguito di articolata attività investigativa, il personale di polizia giudiziaria del Commissariato di Jesi ha deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente un 18enne e un 26enne napoletani per il reato di truffa aggravata in concorso.
Lo scorso 26 settembre la vittima, un 64enne jesino, in sede di querela aveva riferito di essere proprietario di alcuni veicoli assicurati con una compagnia e la scadenza della polizza di uno di questi era prevista proprio per la data del 26. L’uomo aveva aggiunto che per il pagamento dei premi alla compagnia aveva utilizzato la sua carta di credito tratta dal conto corrente accesso presso la sua banca. Non essendosi accorto che il titolo fosse inattivo, in quanto non aveva aggiornato il questionario anti riciclaggio, era sua intenzione cercare un contatto telefonico della assicurazione per gli aggiornamenti del caso. Contattato un numero verde, l’operatore gli aveva inviato un link sulla sua casella di posta elettronica che una volta cliccato avrebbe generato un QR code a mezzo del quale avrebbe potuto procedere al pagamento. Effettuato il pagamento di 276 euro su un iban indicatogli, l’uomo aveva ricevuto una chiamata da parte di un addetto che lo informava che l’importo pagato non era corretto, ovvero non era 276 euro ma 270, e aveva persuaso a vittima ad effettuare un nuovo pagamento dell’importo di 270 euro anziché a restituirle il sovrappiù pagato.
L’uomo, confuso dal raggiro, si è così determinato a fare un secondo pagamento di 270 euro. Il giorno successivo, aveva ricevuto una nuova telefonata dell’operatore che l’aveva contattato il giorno prima, che lo avvisava che il sistema aveva bloccato il pagamento della polizza ma che la compagnia avrebbe restituito gli importi pagati previo bonifico di una somma di euro 270 da effettuare con la sua home banking. La vittima aveva effettuato il bonifico richiesto comunicandolo all’addetto e questi , perseverando nel suo disegno criminoso, tentava di contestarlo, dicendo che nella causale andava scritto solo “rinnovo” e non il numero di targa che la vittima aveva aggiunto. Pertanto, chiedeva un nuovo bonifico istantaneo. Tuttavia, recuperato il numero della compagnia assicurativa, l’uomo veniva a conoscenza del fatto di essere stato truffato.
Gli accertamenti espletati dagli agenti della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato hanno consentito di risalire all’intestatario dell’Iban legato ad un conto corrente nel quale era confluita la somma di denaro, ovvero un giovane napoletano. Inoltre il numero verde dal quale era stata contattata inizialmente la vittima era solo un centralino virtuale con fornitura di numero fisso e deviazione chiamate su telefoni mobili.
Il numero era intestato ad altro individuo sempre napoletano che vantava numerose pregresse segnalazioni per truffe commesse con lo stesso modus operandi ovvero fingendosi operatore di compagnie assicurative. Pertanto i due, raggiunti dalla Polizia del posto, su delega di questo Commissariato, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria in stato di libertà per truffa aggravata in concorso.