MONSANO – Preso a colpi di spranga in viso per difendere l’amico fuori dalla discoteca Miami, chiesti 8 anni ai due presunti aggressori. Si va verso la fine nel processo che vede come imputati due giovani di origine rom, un 22enne e un 21enne residenti a Falconara, per lesioni aggravate nei confronti di uno studente 26enne di Filottrano e dell’amico allora 18enne, anche lui filottranese. Il più grande fu pestato a sangue fuori dalla discoteca Miami, a Monsano, il 12 ottobre del 2014.
Oggi, davanti ai giudici del collegio (si procede con il rito abbreviato), la procura ha chiesto una condanna di 8 anni per ciascuno dei due imputati che hanno sempre respinto le accuse. I due ragazzi aggrediti si sono costituiti parte civile: il 26enne tramite l’avvocato Eleonora Giretti e il 18enne, che oggi ha 22 anni, tramite l’avvocato Laura Versace. L’udienza è stata rinviata al 22 febbraio per le repliche.
Fuori dall’aula (il processo era a porte chiuse), c’erano i genitori del giovane che oggi ha 26 anni. «Mio figlio non è più voluto andare in discoteca dopo quell’episodio – ha detto la mamma del 26enne rimasto gravemente ferito al volto – ha dovuto affrontare diversi interventi. Ha sospeso temporaneamente gli studi (il giovane era iscritto all’università, ndr) e adesso si sta specializzando per addestrare cani. E’ dura per lui».
Era quasi l’alba quando il filottranese più grande intervenne in una aggressione per difendere l’amico più piccolo. Il giovanissimo era stato accerchiato da cinque persone che puntavano al suo cellulare (una era minorenne e altri due non vennero mai identificati), acquistato da pochi giorni. Il 26enne (che durante i fatti aveva 22 anni), stando all’accusa, era stato colpito con una spranga al volto riportando gravi lesioni ad una parte del viso: zigomo, mascella e occhio. Era seguito un delicato intervento chirurgico. L’amico 18enne era stato più fortunato. A lui solo qualche schiaffo ma era comunque dovuto ricorrere alle cure mediche.