Jesi-Fabriano

Jesi: truffa del finto carabiniere, arrestata una 21enne

L'anziano mentre stava andando al bancomat a prelevare la somma richiesta dal finto avvocato, ha avuto un ripensamento e ha chiamato i Carabinieri

JESI – Tenta la truffa del finto carabiniere, ma prima che l’anziano prelevasse i soldi al bancomat un ripensamento lo ha salvato e ha permesso ai Carabinieri di arrestare in flagranza la truffatrice, una 21enne incensurata residente in Puglia. E’ successo nel tardo pomeriggio di ieri 20 dicembre, i Carabinieri del NORM della Compagnia di Jesi hanno arrestato una 21enne per tentata truffa aggravata ai danni di un 76enne del posto. L’uomo era stato contattato telefonicamente sull’utenza fissa della propria abitazione da sedicenti Maresciallo dei Carabinieri e Avvocato, i quali lo avevano informato che il proprio figlio aveva investito una donna in stato di gravidanza e che rischiava, per tale ragione, di perdere il proprio bambino. Quindi la richiesta di consegnare 6.000 euro -poi ridotti a 3.000 – ad una persona di loro fiducia che si sarebbe presentata a breve sotto casa. La vittima si è quindi recata presso uno sportello Bancomat per prelevare la somma pattuita. Durante il tragitto però, ha fortunatamente riflettuto sull’atipicità della richiesta e deciso di contattare il figlio per avere conferme. Scoperto quindi l’inganno, ha contattato i Carabinieri, che si sono appostati nel condominio nel quale insiste l’abitazione dell’anziano fino a quando non si è presentata una ragazza. La giovane ha precisato di essere la persona incaricata dall’avvocato per il ritiro del denaro. A questo punto la donna è stata bloccata dai militari e arrestata.

Nella mattinata di oggi il giudice del Tribunale di Ancona ha convalidato l’arresto ed applicato all’arrestata la misura cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Ancona. L’aspetto inquietante è che nello stesso pomeriggio alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Jesi erano pervenute decine di telefonate di cittadini, contattati dai truffatori secondo il medesimo copione, che tuttavia non sono caduti nel tranello. Circostanza che conferma da un lato la serialità del fenomeno criminale e dall’altro l’efficacia degli incontri di informazione e sensibilizzazione sul tema che i Carabinieri e le forze dell’ordine stanno attuando ad ampio spettro. Campagne che vengono appositamente indirizzate tanto alle potenziali vittime quanto ad un pubblico di giovani e giovanissimi, sul presupposto che questi ultimi si rendano portatori dei messaggi di prevenzione ma anche soggetti attivi di una tutela efficace, che si realizza proprio a partire dalla cerchia familiare degli anziani.