Jesi-Fabriano

Monte San Vito: muore schiacciato dal cancello. I vicini: «In sei per soccorrerlo ma aveva smesso di respirare»

Il racconto dei vicini che per primi hanno tentato di soccorrere di Giacomo Novembre, travolto dal cancello

Immagine di repertorio

MONTE SAN VITO – Choc in via San Vito, piccola strada di campagna che si inerpica tortuosa e collega Chiaravalle a Monte San Vito. Dopo il terribile incidente di ieri pomeriggio (7 gennaio) in cui ha perso la vita Giacomo Novembre, 70enne, ex dipendente dell’Agenzia delle Entrate in pensione, schiacciato dal cancello della sua abitazione, sono i vicini a non darsi pace. Due coniugi che vivono proprio nella casa accanto, insieme ai loro due figli. Sono stati i primi ieri pomeriggio a tentare disperatamente di salvare Giacomo. 

«Abbiamo cercato di salvargli la vita – dicono commossi e increduli – ma purtroppo è stato tutto inutile. Inizialmente non avevamo capito cosa fosse successo, eravamo in casa a preparare per la cena, nostro figlio stava facendo dei lavori agricoli. Improvvisamente lo abbiamo visto alla porta, trafelato e paonazzo in viso per la corsa. Aveva sentito chiamare aiuto e pensava che ci fosse successo qualcosa…Poi siamo usciti in cortile e abbiamo sentito anche noi, le urla provenivano da casa di Giacomo». I vicini, sulle prime avevano pesato che il vicino fosse caduto dalla scala mentre stava potando. Invece lo hanno trovato riverso a terra sovrastato dal pesante cancello. I vicini hanno lanciato l’allarme al 112. Si sono fatti forza e in tre hanno cercato di sollevare il pesante cancello, del peso almeno di oltre 800 kg, ma Novembre era incastrato.

«A quel punto abbiamo preso una scala, che lui usava per potare le piante e l’abbiamo utilizzata come leva per farlo respirare – raccontano ancora i vicini sotto choc – intanto sono arrivati i carabinieri e il 118 con l’automedica e la Croce gialla di Chiaravalle, insieme ai vigili del fuoco. Eravamo in sei a sollevare il cancello, alla fine sono riuscita a trascinarlo via. Ma purtroppo era tardi, aveva smesso di respirare». Tutti i disperati tentativi di rianimarlo si sono rivelati inutili. Dalla centrale operativa di Ancona era stata inviata sul posto anche l’eliambulanza, che però non è neanche atterrata. Giacomo è morto in seguito alle gravissime ferite riportate. Poco dopo sono arrivati i familiari, la moglie Simona (dipendente comunale a Chiaravalle) e altri parenti. Uno choc. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio dei carabinieri. Nel tardo pomeriggio il magistrato ha autorizzato la rimozione della salma.