CUPRAMONTANA – È un dolore immenso ma che si percepisce nettamente, che traspare nei volti delle centinaia di persone intervenute oggi pomeriggio (19 luglio) all’ultimo saluto a Federico Cerioni, il 34enne morto lunedì scorso in un terribile incidente stradale sulla ss76. Fiori rossi, palloncini e le magliette dei motorclub di cui faceva parte, a coprire il feretro posizionato al centro di piazza Cavour. Nessuna chiesa sarebbe riuscita a contenere l’abbraccio della comunità, e il sindaco Enrico Giampieri ha proclamato il lutto cittadino.
«Federico è un prodigio dell’amore di Dio – ha detto nella sua omelia don Giovanni Rossi – oggi ci abbracciamo più forte perché Dio è più vicino a noi.. anche se ci sentiamo smarriti, persi, fragili, pieni di interrogativi..”. La cerimonia funebre è stata aperta dalla lettura di un brano del Vangelo, suggerito da mamma Maria Grazia, per cercare conforto al suo immenso dolore nella fede e nella preghiera. “Il Vangelo ci dice che siamo fragili – aggiunge don Giovanni – e la morte di Federico ce lo dimostra. Ma di fronte alla fragilità estrema della vita, c’è sempre la mano tesa di Dio ad aiutarci”.
Toccanti i ricordi che hanno scandito i momenti finali della cerimonia. In particolare il saluto degli amici del Castrum Car engine e delle associazioni di appassionati di motori di Castelfidardo, Pesaro, Roma e Rieti che erano presenti. «Hai lasciato un segno indelebile con il tuo sorriso contagioso – hanno detto gli amici – sarai sempre parte della nostra famiglia e di quelle dei raduni dei cavalli ignoranti, come chiamavi le auto storiche degli anni ‘70-‘80-‘90 che tanto amavi e curavi come gioielli nel tuo garage». Poi è stata la volte della fidanzata Gaia, che ha ringraziato tutti i presenti per l’amore e la vicinanza, rivolgendosi in particolare alla concessionaria MBJ Mercedes di Jesi dove il suo Federico lavorava con dedizione. “..eravate la sua famiglia – ha detto commossa – Fede, sarò forte ma ho tanto bisogno di te, che continui a guardarmi con quel tuo sorriso… ti amo e lo farò sempre”.
Prima della conclusione della cerimonia funebre, il saluto della collettività attraverso le parole del sindaco Enrico Giampieri: “La città di Cupra ha perso un’anima bella – ha detto il primo cittadino- Federico era straordinario, pieno di vita. Abbracciamo Maria Grazia e la sua famiglia, dovete essere orgogliosi di avere avuto a fianco Federico, figlio,nipote,compagno. La terra in questa estate torrida aveva certamente bisogno di acqua, non delle nostre lacrime”.