Jesi-Fabriano

Il Podere Tufi, il bene confiscato alla mafia, ospita giovani da tutta Italia per “E!State Liberi”

Il podere a Cupramontana ospita "E!State Liberi" organizzato dal presidio jesino di Libera, parteciperà anche Davide Mattiello ex componente dell'ultima commissione parlamentare antimafia

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L'orto biologico del Podere Tufi di Cupramontana

CUPRAMONTANA – Il Podere Tufi è pronto ad ospitare la settima edizione del campo di “E!State Liberi” organizzato dal presidio jesino di Libera.

«Dal 15 al 22 luglio a Cupramontana arriveranno una dozzina di volontari di tutte le età, provenienti da svariate parti d’Italia – spiega Eleonora Nagliati, referente del Presidio jesino – che in compagnia degli operatori della cooperative “Vivicare” e “Pane e Tulipani” e degli utenti della comunità sorta al “Podere Tufi”, lavoreranno sul campo e parteciperanno a momenti di formazione previsti proprio dagli attivisti di Libera».

A Cupramontana nel bene confiscato a Enrico Nicoletti, tesoriere della Banda della Magliana, giungeranno  per l’occasione Tatiana Giannone e Giulia Baruzzo della sede nazionale dell’associazione Libera e Davide Mattiello, ex componente dell’ultima commissione parlamentare antimafia. «Come ogni anno, i volontari, tra le varie iniziative, visiteranno il prezioso “Centro studi Libertari L. Fabbri” di Jesi (leggi l’articolo) e concluderanno l’esperienza con la cena sociale che si terrà venerdì 20 luglio presso la Abbazia del Beato Angelo – continua Nagliati – La cena, per cui è necessario prenotarsi, è aperta a tutti e servirà per  continuare a sostenere questa bella e significativa esperienza che si rinnova ogni anno e che non ha alcuna intenzione di fermarsi grazie anche al supporto di Coop Alleanza 3.0, dello SPI-CGIL e di Fileni Srl. Per info contattare liberajesi@gmail.com.

Il Podere Tufi è solo uno dei beni confiscati alla mafia nella regione Marche tra i 58 censiti nel 2015, una cifra in netto aumento rispetto al 2013 quando erano 21. Circa una ventina di anni fa, un terreno di 28mila mq sito a Cupramontana presso la Contrada Tufi, con annesso fabbricato rurale di circa 200 mq di superficie, venne sequestrato e quindi confiscato perché risultato essere parte dei beni riconducibili ad Enrico Nicoletti, tesoriere della banda della Magliana di Roma, che lo aveva acquisito tramite un prestanome. Gli immobili vennero poi trasferiti al patrimonio indisponibile del Comune di Cupramontana e per alcuni anni il bene venne ceduto a privati e adibito a coltivazioni. Nel 2009 il Comune, dopo aver reperito i fondi necessari, sottoscrisse una convenzione con la Cooperativa Sociale Vivicare per la concessione in comodato di uso gratuito degli immobili e, in accordo con il Dipartimento di Salute Mentale e con l’Ambito Sociale competenti, venne deciso di costituire nel terreno confiscato una comunità residenziale per utenti
con disagio psichico.  Con la nascita della cooperativa “Pane e Tulipani” si è riusciti ad assicurare fini sociali al terreno ubicato attorno all’edificio che ospita la comunità, nello specifico si tratta dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, sia ospiti della
comunità che provenienti dal territorio limitrofo.