CUPRAMONTANA – La storia di un paese, i cambiamenti di un’epoca, i costumi del tempo ricostruiti attraverso l’epopea di una famiglia. Parliamo dei Ceccarelli, presenti a Cupramontana fin dal lontano 1300.
Dal capostipite, tal Ciccarello fino ai giorni nostri, con Maria Stefania e Giuseppe Ceccarelli sesto: tutto l’albero genealogico ramificato in 18 generazioni è stato ricostruito e con esso, anche la storia, gli avvenimenti, i costumi dell’epoca. Grazie al prezioso lavoro archivistico della famiglia Ceccarelli, raccolto in una gran mole di documenti e manoscritti, oltre che in un libro, il Comune di Cupramontana ha potuto rileggere il suo passato. La presentazione dell’archivio storico, nella sala consiliare del Municipio.
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«La famiglia Ceccarelli fa parte del tessuto cuprense e ha lasciato un gran segno – ha detto il sindaco Enrico Giampieri – e hanno contribuito all’evoluzione della popolazione con tante attività. Oggi è una giornata veramente eccezionale, perché le cose che ci hanno concesso in comodato d’uso gratuito sono veramente di una importanza notevole e arricchiscono la nostra biblioteca».
Anticamente proprietari terrieri, minuziosi e precisi, i Ceccarelli della storia hanno sempre conservato ogni documento specie contabile, fino a mettere insieme un vero archivio che è stato affidato dagli eredi – Giuseppe Ceccarelli e sua sorella Maria Stefania – al Comune di Cupramontana per esporlo nella biblioteca.
«Abbiamo sempre avuto un rapporto di grande affetto con questa città – ci racconta Giuseppe Ceccarelli, erede dell’antica famiglia cuprense – questo archivio esisteva, sparso tra le varie residenze di famiglia e con un lavoro immane è stato rimesso insieme…Sono tantissimi documenti di elevato valore storico molti dei quali manoscritti e risalenti al 1600».
Non solo documenti, ma anche un abito rosso bellissimo. «Questo è l’abito da sposa di mia bisnonna Palmira – spiega Maria Stefania Ceccarelli, l’altra erede della famiglia – che nel 1888 ha sposato Giuseppe Ceccarelli quinto ed è accompagnato da un cofanetto da lavoro che lei portava in dote. Questi cimeli sono stati conservati da molti anni da mia zia Licia».
Nella mole di documenti esposti vi sono sia documenti personali (successioni, atti di matrimonio e nascite, ingressi nella vita monastica) che atti di carattere giuridico (compravendite di terreni, atti notarili) ma anche documenti storici raccolti nel corso di cinque anni da Giovanni Ciccarelli XI e la moglie, Tilde Uncini, i genitori di Giuseppe e Maria Stefania.
«Nelle Marche abbiamo una grandissima quantità di archivi storici comunali e di archivi privati – conferma il dottor Carlo Giacomini, direttore dell’Archivio di Stato di Ancona – Sono anni che la politica degli archivi spinge all’acquisizione di questi archivi di famiglie e di persone perché vi si trovano memorie a tutti i livelli, con storie che si legano, come in questo caso, alla comunità di Massaccio e anche all’intera regione». Nel 150esimo anno della fondazione della Biblioteca comunale di Cupramontana, arriva dunque la concessione dell’archivio privato della famiglia Ceccarelli: al termine del convegno per illustrare la storia di questo archivio e il percorso che ha portato alla concessione al Comune, è stata svelata una targa nella settecentesca sala comunale che accoglie i preziosi documenti, a testimonianza del legame tra la famiglia Ceccarelli e la collettività di Cupramontana. «Siamo lieti di questa ricchezza che potrà essere goduta da studenti per le tesi e consultata da tutti», conclude Raffaela Cardinali dell’Archeoclub comunale.