JESI – Il Comune si appella ai cittadini per la riqualificazione di aree ed edifici dismessi. L’amministrazione Bacci sta lavorando al regolamento per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, così da poter disciplinare la materia e individuare gli immobili a disposizione, anche a seguito di proposte. Chiunque, sia privati che associazioni, potranno manifestare interesse.
La collaborazione con i cittadini attivi può prevedere differenti livelli di intensità dell’intervento condiviso sugli spazi pubblici e sugli edifici, ed in particolare: la cura occasionale, la cura costante e continuativa, la gestione condivisa e la rigenerazione. Le persone potranno pertanto realizzare interventi, a carattere occasionale o continuativo, di cura o di gestione condivisa degli spazi pubblici e degli edifici periodicamente individuati dall’amministrazione o proposti dai cittadini attivi.
«L’intervento – spiegano dal Comune – è finalizzato a integrare o migliorare gli standard manutentivi, migliorare la vivibilità e la qualità degli spazi, assicurare la fruibilità collettiva di spazi pubblici o edifici non inseriti nei programmi comunali di manutenzione». Si potranno realizzare interventi, tecnici o finanziari, di rigenerazione di spazi pubblici e di edifici.
La Giunta, sulla base degli indirizzi deliberati dal Consiglio Comunale anche all’esito di procedure partecipative e deliberative, individua periodicamente nell’ambito del patrimonio immobiliare del Comune gli edifici in stato di parziale o totale disuso o deperimento che, per ubicazione, caratteristiche strutturali e destinazione funzionale, si prestano ad interventi di cura e rigenerazione da realizzarsi mediante patti di collaborazione. I cittadini stessi, comunque, potranno avanzare idee.
Potrebbero essere previsti sconti sui tributi locali per quanti si prendono la responsabilità di un bene pubblico, o contributi da parte del Municipio per particolari situazioni. Al fine di fornire visibilità alle azioni realizzate dai cittadini
attivi nell’interesse generale, si potranno prevedere e disciplinare forme di pubblicità quali, ad esempio, l’installazione di targhe informative, menzioni speciali, spazi dedicati negli strumenti informativi.