JESI – I giardini pubblici di viale Cavallotti sono spesso al centro dell’attenzione per motivi poco edificanti.
E anche il monumento ai caduti, che ne costituisce una delle “porte” d’ingresso, non se la scampa.
Stamattina, 31 agosto, oltre alla solita sporcizia – unita ai sanpietrini che saltano, causa radici, dalla circostante pavimentazione – consistente in tutto quello che la sera precedente è il residuo di ciò che lì si consuma, lattine, buste, cicche di sigarette – c’erano anche le classiche bottigliette di birra.
Che, sino a ora erano sparse un po’ ovunque, sotto o intorno il monumento, ma una mano felice, stavolta, ha voluto dare un po’ d’ordine a quello che lasciava.
Mettendole tutte e sei delicatamente in fila ma lasciandole, comunque, lì. Allo sguardo di tutti.
Il monumento gà lo scorso luglio balzò all’onore delle cronache in virtù di un video apparso sui social dove si videvano ragazzini che giocavano tirandosi la corona d’alloro deposta.
Polemiche a non finire, come si ricorderà.
Resta il fatto che, comunque, è bello vedere il monumento frequentato da tanta gioventù che lo ha eletto a proprio luogo di ritrovo. Quell’opera che, in fondo, ci ricorda la morte e che, invece, è piena di vita.
Ci esimiamo da “pistolotti” contro. Basterebbe solo un po’ più di educazione e di impegno. Ma da parte di tutti, non solo dei giovani.