JESI – Un Natale diverso dal solito, senza rinunciare al gusto? Mangiare sano durante le feste, e tutti giorni dell’anno, è possibile: ne abbiamo parlato con Marta Filipponi, jesina, appassionata di cucina naturale.
Marta, partiamo dall’antipasto, ci consigli qualcosa di particolare, magari leggero per non rovinare il pasto principale?
«Per iniziare in modo soft un pasto, ma arricchendolo fin da subito di fibre e vitamine, sono ideali le verdure crude: direi un bel pinzimonio colorato fatto di ortaggi di stagione, possibilmente biologici, come bastoncini di carote, spicchi di finocchio, coste tenere di sedano e cimette di cavolfiore accompagnate con delle salsine colorate. Ad esempio pesto di rucola con anacardi, guacamole ed hummus di ceci alla paprika e qualche crostino di pane, per andare incontro un po’ a tutti i gusti».
Piatto forte della nostra tradizione sono i cappelletti, che alternativa ci proponi per non rinunciare al gusto?
«I più tradizionalisti possono provare anche a cimentarsi con i cappelletti vegan autoprodotti, sono favolosi ma si deve essere dotati di tempo e pazienza, ma non sempre se ne ha, soprattutto sotto le feste. Meglio optare per una bella lasagna. In commercio si trovano le sfoglie senza uova già pronte, e per la base siamo a posto, poi prepariamo uno stufato di porri, piselli e funghi, aggiungendo almeno qualche porcino e pomodorini secchi tritati per dare maggior sapore e prepariamo abbondante besciamella fatto con olio, farina e latte di soia. Montiamo il tutto come la classica lasagna alternando gli strati, cuociamo e gratiniamo a piacere. E chi la rimpiange la classica lasagna!».
Contorni da mettere in tavola, qualcosa di leggero e sfizioso?
«In realtà i classici contorni vanno comunque bene: spinaci al vapore saltati con aglio e olio, carciofi in padella, caponata di cuori di sedani ad esempio; perché complicarci la vita laddove può essere semplice! Magari aggiungiamo un’insalata russa di ortaggi invernali condita con maionese vegetale e un’insalata mista impreziosita da semi di zucca e girasole, fettine di avocado, mela verde e beneaugurali chicchi di melograno».
Come possiamo sostituire la carne?
«Non sono una grande consumatrice dei classici surrogati vegetali della carne, tipo seitan e tofu; sono comunque alimenti molto trasformati e proteici e per essere davvero appetibili vanno lavorati con cura ed esperienza. Quindi niente improvvisazioni con gli invitati delle feste! Meglio delle semplici polpettine realizzate sostituendo la carne con dei borlotti cotti e frullati, poi procedere come da ricetta classica di famiglia, aggiungendo poco pane grattugiato, sale, olio, prezzemolo e qualche verdurina grattugiata e strizzata. Se si vuole omettere le uova, basta aggiungere due cucchiai di fecola all’impasto e le polpette non si sfalderanno. Passare nel pangrattato mixato a dei semi di sesamo e cuocere in padella o in forno con un filo d’olio fino a doratura. Al naturale o inzuppate in un ketchup casalingo andranno a ruba tra grandi e piccoli».
Bevande, acqua e vino fanno da padroni in tavola o hai qualche suggerimento?
«Durante le feste, bollicine per tutti! Non dimentichiamoci però dei bimbi però, anche loro vogliono festeggiare, e mica li possiamo far brindare con l’acqua liscia? Il succo di mele bio, piace sempre e può farli davvero contenti».
Chiudiamo con il dolce, cosa ci consigli?
«A differenza di qualche anno fa, ormai sugli scaffali della grande distribuzione, o meglio ancora, in qualche piccola pasticceria artigianale in città, si trovano anche gli equivalenti vegani del panettone, anche di vari gusti. Quindi, se ci si è occupati di tutto il menù, direi che possiamo concederci un’ultima portata già pronta, magari accompagnata da una veloce crema vegana casalinga aromatizzata all’arancia o al marsala, da stendere a specchio sul piatto per poi posizionare la fetta di panettone fatta scaldare in forno ed un filo di cioccolato fondente sciolto. Se invece volte strafare e stupire tutti consiglio la mia Sacher vegan, è davvero speciale! Sacherissimi Auguri!!».