JESI- Chi l’ha detto che le arti visive non possano ispirare altre arti e discipline? È questa la sfida di Art-Jam: vivere l’arte nei luoghi dell’arte, un’iniziativa ideata da Colab Coworking Space di Jesi, in linea con la missione della Fondazione Cassa di Risparmio.
Sarà la mostra “La Ferita tra Umano e Divino – Arte antica e contemporanea a confronto da Francesco da Rimini a Lucio Fontana”, curata da Andrea Dall’Asta e Sara Tassi, lo spazio artistico che ospiterà giovani studenti coinvolti in 4 laboratori differenti.
«Lavorare nell’arte con i giovani, e quindi con gli artisti di domani, ci rende orgogliosi. Art Jam è un progetto che desidera instaurare un dialogo tra tutte le arti», spiega Colab.
Saranno infatti i ragazzi provenienti da tre sezioni tra Liceo Artistico “E. Mannucci” di Jesi e di Fabriano ad essere coinvolti in questo progetto. Il primo step del lavoro sarà affrontato in classe, con i docenti Massimo Ippoliti per l’istituto jesino e Francesca Costantini per quello fabrianese, con uno studio di approfondimento sulle opere esposte ne “La Ferita tra umano e divino”.
Il 27 febbraio gli studenti visiteranno la mostra, accompagnati da una guida e dalla curatrice Sara Tassi. Sarà proprio qui, dentro palazzo Bisaccioni, che i giovani prenderanno poi parte ad alcuni laboratori.
Musica, letteratura, teatro e psicologia. Queste le discipline oggetto dei laboratori indirizzati alla creazione di una performace aperta al pubblico: alle 18 del 27 febbraio palazzo Bisaccioni aprirà le porte a chi vorrà assistere all’esito del lavoro (Ingresso gratuito, massimo 80 persone. Per info e prenotazioni inviare email a info@fondazionecrj.it con oggetto “Art-Jam: Prenotazione Posti”).
Un’iniziativa, dunque, preziosissima, che farà mettere le mani in pasta ai giovani studenti, attraverso diversi laboratori: quello musicale, condotto dal maestro David Uncini, incentrerà su voce, coralità e armonia, cromatismo e scala tonica, ma anche l’espressione della sofferenza e della redenzione nella composizione musicale e action painting su live performance musicale.
Il laboratorio teatrale, condotto da Federico Brocani, imprenditore ed operatore teatrale, lavorerà su espressione corporea, rappresentazione del divino e dell’umano nella tradizione artistica e sul corpo come comunicazione, come azione, come opera d’arte dinamica.
Per quanto riguarda la ricerca letteraria, Antonio Cuccaro, pedagogista ed operatore socio-teatrale, guiderà un laboratorio sul tema della ferita e della redenzione nella letteratura, attraverso la scrittura creativa e di scena.
La disciplina psicologica verrà affrontata da Luca Di Maio, psicologo e psicoterapeuta, con un percorso sulla dimensione soggettiva e comunicativa dell’arte, la ferita tra conscio e inconscio, tra visibile e invisibile.