JESI – C’era un’opera del grande street artist Blu all’ex Tnt di Jesi. Ma ora non più. O, almeno, non del tutto. La sistemazione del tetto del capannone, crollato a seguito delle nevicate del 2012, ha obbligato la ditta appaltatrice a rimuoverne una porzione per fissarlo. Questa è la spiegazione che giunge da piazza Indipendenza. Fioccano però le polemiche.
«L’edificio è oggetto di intervento a seguito del crollo del tetto – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Renzi -. Purtroppo si è dovuto intervenire anche sulla parte terminale del murales. Un po’ di intonaco è venuto via, conseguenza inevitabile del cantiere. Il danno all’opera è stato causato sia dai lavori che anche dalle nevicate che hanno abbattuto la copertura. Per realizzare il nuovo tetto, e fissarlo, su alcuni punti del murales vanno piazzate le “prese”. Vedremo se si riuscirà a salvarlo, sentiremo anche coloro che si stanno occupando dell’intervento. Era comunque inevitabile».
Non tutti, però, sono concordi: «Mica vero che il Comune non sapeva nulla – tuona Samuele Animali di Jesi in Comune -. A parte il fatto che ignorare una cosa del genere sarebbe grave, ma quando in Consiglio comunale si prospettò il recupero della palazzina Politi proprio noi facemmo notare la presenza dell’opera di Blu (l’abbiamo usata anche per commentare alcuni nostri interventi in campagna elettorale). In quell’occasione, l’assessore alla cultura rispose che naturalmente erano ben coscienti dell’esistenza dell’opera e l’avrebbero “salvata”. Se ora si dice che “correrranno ai ripari” (perché non è stata prevista una tuela preventiva), evitentemente c’è stato un problema di coordinamento tra i diversi uffici o una disattenzione».
Il capannone di via Politi, nelle intenzioni del Comune, dovrebbe diventare il centro unico di cottura delle mense scolastiche. Il progetto, seppur al momento fermo, non è stato mai del tutto accantonato.