JESI – «Ciao Luca, grazie per la straordinaria lezione di vita che ci hai dato». Sono poche parole cariche di commozione quelle che il sindaco di Jesi, Massimo Bacci affida ai social per comunicare alla città la notizia più triste. Luca Bernardi, il 35enne affetto da Distrofia Muscolare di Duchenne, cittadino benemerito di Jesi nel 2018, da anni attivo nella lotta per i diritti delle persone con disabilità, si è spento questa mattina al reparto di Rianimazione dell’ospedale “Carlo Urbani” di Jesi dove era ricoverato da una settimana. A tradire questo coraggioso ragazzo, che ha sempre combattuto come un leone per raggiungere tutti gli obiettivi possibili, è stato il cuore. Gli è stata fatale una crisi cardiaca.
I genitori hanno scoperto la sua malattia quando Luca aveva solo 1 anno e mezzo. Nel 1995 lo ha costretto su una carrozzina, dal 1999 viveva su un letto attaccato a un respiratore. Ma per quanto difficili le sue condizioni di vita, non ha mai indietreggiato di fronte agli obiettivi di studio e di vita che si era posto, raggiungendoli con successo. Si è diplomato in Servizi sociali, ha frequentato in modalità online il corso di laurea in Storia e memoria delle culture europee all’Università di Macerata. Il suo sogno sarebbe stato quello di aprire un ristorante, appassionato di cucina e di territorio. Non ha potuto realizzarlo e il mondo, lo ha sempre osservato con attenzione e piglio, attraverso il computer.
Nel 2009 ha pubblicato un libro autobiografico, “Uno scrigno pieno di sogni”, amava scrivere e si occupava di rubriche di cucina e musica. Attraverso il suo sito internet ha creato molti contatti, aveva amici ovunque. Un guerriero per la sua vita e per quella di chi, come lui, deve affrontare gravi problemi: da questa voglia di lottare è nata l’iniziativa “Bollette d’aria” che porta avanti l’obiettivo vitale di fare in modo che le istituzioni si impegnino a compensare per intero la spesa per la fornitura di energia elettrica, corrisposta dalle famiglie con malati che utilizzano per vivere apparecchiature elettromedicali. Catechista alla parrocchia di San Giuseppe, socio onorario dell’Ente Palio di San Floriano e vice presidente del Comitato in difesa dell’ospedale di Jesi, Luca era un personaggio vero e proprio. Il letto su cui era costretto, il mouse che era il suo contatto con il mondo, erano solo apparentemente barriere. Lui aveva creato una rete magica di rapporti, che non si spezzano oggi con il dolore della perdita, ma anzi si rafforza solidale attorno alla famiglia.
«Avendo creato tante amicizie attraverso il mondo dei social, ci è sembrato opportuno, come famiglia, raggiungere i suoi amici anche qui. Stamattina è entrato nella pienezza della vita, lui che l’ha amata tanto, fino in fondo, mio cugino Luca Bernardi – scrive don Federico Rango – ha vinto la sua finale, giocando fino all’ultimo, e ora consegna a noi il suo scrigno pieno di sogni, pieno di lotte realizzate e alcune da portare avanti. Mai fermo al passato, sempre con lo sguardo al futuro. Un uomo dal cuore grande e dalla tenacia più forte della morte. Un cugino che ci ha insegnato come vivere la vita. Le lacrime siano accompagnate da tanta gratitudine».
La salma sarà composta alla Casa funeraria di Santarelli (a Monsano) e da domani alle 10 sarà possibile visitare la camera ardente. I funerali, lunedì 12 luglio alle ore 17 presso la chiesa di San Giuseppe.