CHIARAVALLE – Una vita trascorsa a confezionare sigari nella storica Manifattura Tabacchi di Chiaravalle. I ricordi, le testimonianze, la memoria viva di quella che è stata il fulcro della vita lavorativa e sociale di tante donne, di tante famiglie. Si è spenta all’età di 97 anni Rosina Giaccaglia, l’ultima rappresentante di quell’esercito di sigaraie cui nel 1870 era stato addirittura intitolato un viale alberato al centro del paese (viale Delle Sigaraie), che collegava la storica sede della Manifattura tabacchi al Municipio. Rosina Giaccaglia era entrata giovanissima in Manifattura, accompagnata da sua madre. Un titolo di studio della quinta elementare, come molte donne avevano a quell’epoca, e la tessera fascista in tasca senza la quale non avrebbe certo potuto lavorare. Inizia così il lavoro di Rosina Giaccaglia, era il 1941. Impegnata a confezionare i sigari, nonostante non sopportasse l’odore della nicotina, che ha svolto con precisione e attenzione fino alla pensione, nel 1982.
Nata a Chiaravalle, dopo il matrimonio si è trasferita a Jesi dove è rimasta a vivere insieme alla figlia Loredana. Una vita dedita solo alla famiglia, agli affetti più cari e al lavoro. Una vita che l’ha messa di fronte a tante difficoltà e a dolori grandissimi, come la perdita prematura e in giovane età del figlio, poi la scomparsa del marito. Si è spenta nella notte di domenica verso le 2 all’ospedale Carlo Urbani di Jesi dove era stata ricoverata nei giorni scorsi per un malore. La camera ardente è allestita presso l’obitorio dell’ospedale, i funerali saranno celebrati domani mercoledì 30 settembre alle 15,30 nella chiesa di San Francesco d’Assisi, poi la tumulazione al cimitero comunale.
Di quegli anni durissimi di lavoro in Manifattura a Chiaravalle, delle condizioni di lavoro e del rapporto con le altre compagne di turno, Rosina Giaccaglia ha lasciato testimonianze audio e video per un progetto di recupero della memoria legato alla presentazione del libro “Avevo un posto andato in fumo – Le Sigaraie raccontano: storie di vita e di lavoro (1940-1980)”, scritto da Maria Grazia Camilletti per il 70° anniversario della fondazione della Cisl Marche, nell’ambito del progetto “Storia delle donne e sigaraie della manifattura tabacchi di Chiaravalle” sviluppato da Anteas Marche, Cisl Marche, Fnp Cisl Marche e Fai Cisl Marche insieme all’Archivio di Stato di Ancona, con contributo della Regione e patrocinio del Comune di Chiaravalle. Lucidissima, Rosina ha lasciato una importante eredità, uno spaccato di vita sociale che racconta una delle pagine più importanti della storia economica, culturale, sociale di Chiaravalle e dell’epoca. La Manifattura Tabacchi costruita nel 1759, già due secoli dopo nel 1959 dava lavoro a 1.100 persone. Poi venne la crisi che ha causato perdite occupazionali notevoli, tanto che nel 1997 i dipendenti erano meno di 400. La storia delle sigaraie ha segnato da un lato, un passo importante anche per la l’emancipazione femminile e dall’altro lo sviluppo di un welfare aziendale decisamente all’avanguardia per l’epoca, con la creazione di una sala materna.