Jesi-Fabriano

Decreto sicurezza, il sindaco Bacci: «Mio dovere è applicare la legge»

Sollecitato da Pd e Jesi in Comune, il Primo Cittadino di Jesi ha ribadito che la Costituzione gli impone di rispettare le norme dello Stato. «Anche se ci dovremmo vergognare per come abbiamo trattato i migranti in questo paese»

Il sindaco di Jesi, Massimo Bacci
Il sindaco di Jesi, Massimo Bacci

JESI – Decreto sicurezza, il sindaco Massimo Bacci applicherà la legge. Sollecitato da Pd e Jesi in Comune a contrastarlo, o comunque ad attendere gli approfondimenti (leggi l’articolo), il Primo Cittadino ieri in consiglio comunale ha ribadito che è un suo dovere rispettare la Costituzione.

L’opposizione, compresa Claudia Lancioni del Movimento 5 Stelle, ha manifestato molte perplessità in merito alle norme volute dal vicepremier Matteo Salvini, quindi la parola è passata al sindaco.

«La gestione dei migranti in Italia, in alcuni posti in particolare, è stata assurda, ce ne dovremmo vergognare tutti – ha esordito Massimo Bacci -. Queste persone sono passate da una schiavitù all’altra. Penso al caporalato, alla prostituzione, a Mafia capitale. Le leggi possono essere efficaci o meno, giuste o sbagliate, ma è sempre il rispetto verso gli altri che fa la differenza. Ripeto, ci dovremmo vergognare. Per fortuna non tutti si sono comportati alla stessa maniera. Trovo tuttavia sbagliato, non corretto, sollecitare il funzionario pubblico a non fare il proprio dovere. Le persone vanno accolte in maniera adeguata. E noi lo stiamo facendo, con lo Sprar, e con i tanti esempi virtuosi attivi in questa città. I sindaci sono parte integrante dello stato, hanno l’obbligo di applicare le leggi. Mai tradirò il giuramento fatto in quest’aula».

Duro botta e risposta, in particolare, fra Marco Giampaoletti di Insieme Civico, che ha difeso sostanzialmente il decreto sicurezza pur sottolineando di non essere leghista, e, dall’altra parte, Pd e Jesi in Comune. È stata presentata anche una risoluzione da parte del movimento di maggioranza Jesiamo,
in cui vi sono critiche al decreto ma anche puntualizzazioni sugli aspetti positivi. Si elogia inoltre il sistema Sprar e si chiede alla regione di fornire un supporto concreto in materia.

In fase di votazione, sono stati bocciati i due odg delle opposizioni e approvata la risoluzione con l’astensione della minoranza.