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Diego Mingarelli è il nuovo presidente di Confindustria Ancona

Eletto con un voto quasi unanime dall’Assemblea dei soci, è CEO di Diasen, azienda con sede a Sassoferrato leader nel settore della bioedilizia. Arriva alla presidenza di Confindustria Ancona con una lunga storia associativa alle spalle

Diego Mingarelli, nuovo presidente di Confindustria Ancona
Diego Mingarelli, nuovo presidente di Confindustria Ancona

ANCONA – Un verdetto quasi unanime da parte dell’Assemblea dei Soci di Confindustria Ancona: con il 99% dei voti validi (880 favorevoli, 6 contrari, 3 astenuti) l’Assemblea ha eletto come nuovo Presidente per il triennio 2024 – 2027 Diego Mingarelli, candidato designato dal Consiglio Generale lo scorso 15 ottobre.

Classe 1978 Diego Mingarelli, una laurea in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Perugia, è CEO di Diasen, azienda con sede a Sassoferrato leader nel settore della bioedilizia che dal novembre 2017 è certificata BCorp. Mingarelli è membro del Consiglio Direttivo di Aidaf e di Inarch Marche.

Diego Mingarelli, nuovo presidente di Confindustria Ancona
Diego Mingarelli, nuovo presidente di Confindustria Ancona

Mingarelli arriva alla presidenza di Confindustria Ancona con una lunga storia associativa alle spalle: è stato presidente della Piccola Industria di Confindustria Ancona e di Confindustria Marche, nonché vicepresidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria. Attualmente è componente del Consiglio Centrale di Piccola Industria. E’ stato Vice-Chairs del Entrepreneurship & SME Committee di Business Europe, ovvero la principale federazione dell’industria a livello europeo.

L’Assemblea si è aperta con l’intervento di Giorgio Moretti che ha presieduto l’Associazione in questo ultimo mese, dopo le dimissioni di Pierluigi Bocchini.

Un periodo che Moretti ha definito impegnativo e non privo di ostacoli.

Forte comunque l’appello all’unità: «In un mese di associazione già ricco di impegni ho percepito una associazione viva, forte e partecipata che ha rafforzato la mia convinzione di una Confindustria Ancona unica. Un vecchio slogan di Confindustria Ancona recitava “uniti per essere unici”: è ancora attuale e sta a noi imprenditori tenerlo vivo. Sono certo che all’interno della nostra associazione ci sono le basi per ripartire tutti insieme e sono altrettanto certo che lo faremo».

«Attrarre per competere, competere per attrarre» il leitmotiv  del ricco programma che Diego Mingarelli ha presentato in Assemblea. «Il rilancio del territorio poggia su due pilastri: attrattività del territorio e competitività del sistema economico e di impresa. Per alimentare questo moto virtuoso serve recuperare competitività nei tradizionali settori di specializzazione valorizzando lo sviluppo anche di nuove specializzazioni che possono trainare tecnologia e creatività».

Tra i molti i temi su cui si concentrerà la nuova presidenza di Confindustria Ancona spicca l’attrazione di talenti. «Nelle Marche assistiamo ad una “fuga di cervelli” sia verso l’estero che verso il Nord Italia. In 10 anni la regione ha perso 4.127 giovani laureati che hanno scelto per metà di andare in un’altra regione e per metà sono partiti per l’estero. La sfida non è evitare l’uscita ma rendere possibile il rientro di giovani che hanno fatto esperienze di valore. Il nostro obiettivo è rendere sempre più attrattive, per giovani e talenti, le nostre imprese e i nostri territori».

Forte anche l’attenzione  al valore della continuità d’impresa. «Le imprese a controllo familiare sono una grande ricchezza – ha detto Mingarelli – ma solo il 18,4% (16,6% nella manifattura) delle imprese delle Marche ha nel CDA almeno un componente con meno di 40 anni.  Per questo la continuità di impresa è un tema cruciale di attrattività e competitività che dobbiamo affrontare su più versanti correlati a diversi elementi di fragilità: su quello di governance, perché abbiamo una criticità dovuta ai pochi giovani coinvolti nei passaggi generazionali e alla loro ridotta presenza nei ruoli apicali; sul versante del mercato del lavoro perché diminuiscono le risorse professionali disponibili, con la conseguente sempre maggiore difficoltà delle imprese a trovare collaboratori qualificati e si assiste, in parallelo al loro invecchiamento che significa meno propensione al futuro».

Non mancheranno nel suo programma temi cardine come le infrastrutture, le filiere, la formazione e la cultura d’impresa.

Durante il suo mandato Mingarelli sarà affiancato da otto vice presidenti che hanno preso a turno la parola per presentare ognuno la propria delega.

Michele Casali – Gruppo Editoriale ELI (Capitale umano e rapporti con la scuola)

Giulia Fanesi, Presidente Giovani Imprenditori – MyCicero Europa, (Reti d’impresa e filiere, network associativo)

Roberta Fileni – Fileni (Imprese familiari e imprenditoria femminile)

Roberta Finaurini – Energy Building G (Transizione energetica)

Fabio Fiori – Ance (Smart Cities e urbanistica)

Giorgio Moretti – Presidente Piccola Industria Moretti Comunicazione (Organizzazione e sviluppo associativo, scuola di sistema per imprenditori)

Roberto Morichelli – Errebielle (Export e attrazione investimenti)

Armanda Moriconi – Italtorniti (Lavoro, welfare, semplificazione)

Alessandro Nanni – Soluzioni (Cultura d’impresa, sostenibilità e ESG)

Michele Palmieri – Semar (Innovazione tecnologica, digitale e DIH Marche)

Anna Laura Perini – Sifa Technology (Universitàattrazione talenti, Ricerca&Sviluppo).

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