Jesi-Fabriano

Dimissioni Bertini (M5S), tutti contro Massimo Gianangeli

Volano stracci nel Movimento 5 Stelle di Jesi. Sia la parlamentare jesina Donatella Agostinelli che il meetup Spazio Libero si scagliano con forza contro l'ex capogruppo dei pentastellati

Massimo Gianangeli del Movimento 5 Stelle di Jesi

JESI – Resa dei conti all’interno del Movimento 5 Stelle di Jesi. Senza esclusione di colpi. Tutti contro l’ex capogruppo Massimo Gianangeli,  che dalla sua pagina Facebook specifica, fra le altre cose, di essere fuori città per lavoro ormai da settimane. Ma alla deputata Donatella Agostinelli e al meetup Spazio Libero, il gruppo composto da esponenti pentastellati in disaccordo con le modalità di gestione del M5S, poco interessano le giustificazioni di colui che, nel 2012, ha sfiorato il ballottaggio contro Augusto Melappioni (battuto poi dall’attuale sindaco Massimo Bacci).

«Non serviva la sfera di cristallo per prevedere che il neo consigliere jesino del M5S, Luca Bertini, si sarebbe, a breve, dimesso – le parole, durissime, della deputata Agostinelli -. Si è preso con cieca incoscienza, in buona fede, sulle sue spalle, il carico di scelte politiche scellerate, tutte sbagliate, di cui più volte lo stesso era stato benevolmente reso edotto. Si è prestato a sostenere un gioco non suo, un gioco posto in essere dall’ex capogruppo jesino, Massimo Gianangeli, gioco che, spiace dirlo, per i goffi e maldestri risultati, non ha fatto altro che favorire gli altri schieramenti politici, danneggiando gravemente l’immagine e la credibilità del M5S e che più che disegno di uno stratega sembra, ormai, nei fatti, lo scomposto muoversi di un elefante in una cristalleria. Queste modalità, giova sottolinearlo, nulla hanno a che vedere con lo spirito vero del M5S e vanno fermamente condannate. Dunque, lo ripeto, lo sapevamo, ma ne siamo anche rimasti rattristati ed interdetti perché nel suo discorso di insediamento, appena sette giorni fa, lo stesso dichiarava con ottimismo che si sarebbe impegnato per il bene della città. Del signor Bertini, dall’11 giugno – prosegue la parlamentare – se ne sono perse le tracce politiche, pertanto, non è dato sapere quali siano le reali motivazioni delle sue dimissioni. Speriamo non si tratti già di dissidi interni a quello è rimasto o, che si vuol far credere, sia rimasto, del gruppo. Auspichiamo che almeno stavolta il signor Bertini ci faccia conoscere le reali motivazioni e parli il linguaggio della verità senza timore, invece di farsi sostituire anche in questa circostanza da chi si ostina biecamente ad utilizzare gli stessi metodi per la propria sopravvivenza politica».

Una presa di posizione pesantissima, tanto più considerando che il rapporto fra i due – Gianangeli e Agostinelli – è sempre stato ottimo, almeno fino a pochi mesi fa. L’altra sciabolata arriva invece dal meetup Spazio Libero di Ruggero Fittaioli, Maria Teresa Mancia e altri esponenti pentastellati in rotta di collisione con l’ex capogruppo: «La situazione è palesemente tragica, ormai al limite del ridicolo, e quest’ultimo episodio rappresenta l’ennesima perdita totale di credibilità del M5S guidato disastrosamente dal leader locale Massimo Gianangeli – tuona il meetup -. Da tempo, come è noto, abbiamo denunciato la gravità della situazione interna al movimento jesino, gestito ad uso e consumo delle velleità personali di un soggetto tanto spregiudicato quanto politicamente incapace, che, come scrivemmo già ad ottobre 2016, non si sarebbe ricandidato alle amministrative, preferendo mandare allo sbaraglio qualcun altro al posto suo. Ed è esattamente quello che è accaduto. Noi, come già detto, siamo sempre aperti al confronto e al dialogo con tutti, ma è evidente che senza una presa di coscienza della realtà dei fatti ed un conseguente smarcamento da un personaggio che, per interessi personali, ha distrutto il movimento a Jesi portandolo ad una vergognosa disfatta, appare difficile ipotizzare un’inversione di rotta, che invece appare sempre più necessaria. Crediamo – conclude Spazio Libero -, che la situazione jesina risulti ormai destabilizzante per tutto il M5S regionale e probabilmente sarebbe opportuno che anche altri soggetti, a partire dai parlamentari marchigiani, spendessero la loro autorevolezza per aiutare a disinnescare questa mina che sta continuando a creare danni sempre peggiori».