FABRIANO – Il Vescovo della diocesi Fabriano-Camerino, mons. Francesco Massara, ha preso la decisione di effettuare alcuni spostamenti dei preti diocesani. In particolare, mons. Alberto Rossolini (vicario generale della Diocesi) viene nominato Parroco della Beata Maria Vergine della Misericordia a Fabriano; don Umberto Rotili, a scadenza naturale dei 9 anni del suo precedente incarico parrocchiale, viene nominato Parroco di San Facondino a Sassoferrato. Le nomine entrano in vigore l’8 settembre prossimo, giorno della solennità della Madonna del Buon Gesù, patrona della Diocesi. Don Alberto Rosolini, nel suo percorso sacerdotale è stato vice rettore del seminario minore di Fabriano e vice parroco nella Parrocchia di Regina Pacis a Matelica. Nel corso degli anni ha ricoperto numerosi incarichi pastorali: dal 1987 vice parroco nella Concattedrale di Santa Maria e parroco a Braccano; dal 1992 Parroco di Camponocecchio, Genga e Pierosara per poi far ritorno nella parrocchia di Regina Pacis come parroco fino al 2019 quando ha lasciato Matelica per diventare parroco a San Facondino di Sassoferrato. Dal 1978 al 2008 è stato insegnante di religione e dal 1992 è assistente dell’Unitalsi nella sezione di Matelica.
Il saluto
«Cambiare parrocchia non è mai una cosa facile, a prescindere da quello che uno può aver costruito o meno, figuriamoci cambiare città. Eppure è una sfida bella quella di ripensarsi e rinnovarsi costantemente», l’incipit del saluto di don Umberto Rotili ai parrocchiani, affidato a Facebook. «Per coloro che se lo stessero chiedendo, Sassoferrato per me non è affatto una diminuzione. Anzi è una attestazione di grande stima da parte del Vescovo che ha pensato a me per una Parrocchia che era più grande della diocesi, che abbraccia un intero comune, e che soprattutto offre tante opportunità, finora poco sfruttate. Per quanto riguarda la mia amata città di Fabriano, io conservo tutti gli incarichi diocesani che già avevo in precedenza, rimanendo comunque legato a Fabriano sotto tanti aspetti: Vicario pastorale della Diocesi; direttore del museo diocesano; referente per il Palio di San Giovanni Battista; membro della Proloco; docente all’Università popolare; rettore del seminario». Per don Umberto un ritorno a Sassoferrato dopo vent’anni «non più da vice parroco, ma da parroco questa volta. Se uno mi chiede: sei contento di andare a Sassoferrato? La mia risposta più semplice è questa, sono contento perché conosco tanta gente e sono contento perché mi piacciono le sfide e l’idea di poter mettere mano nella realtà da rivitalizzare, mi entusiasma. Logicamente non sono contento di lasciare una comunità come quella della Misericordia che amo e che ho costruito pezzo per pezzo, ma non per questo non sono felice. Chi mi vuole bene, la cosa migliore che può fare non è vivere questi mesi ricordandomi continuamente che me ne vado, ma gustando della compagnia e dell’amicizia che ci lega, e magari provando anche ad essere felici per me», ha concluso don Umberto Rotili.