MAIOLATI SPONTINI – È arrivato il parere favorevole della Provincia di Ancona alla richiesta di varianti, sulla copertura finale dell’impianto della discarica Cornacchia di Moie, presentata dal Comune di Maiolati Spontini. A riferirlo è l’amministrazione comunale che cita i due decreti emessi dalla Provincia con data del 7 giugno scorso.
«Una decisione che non possiamo che salutare con grande favore – il commento del sindaco Umberto Domizioli -. Un risultato per tutta la cittadinanza, per il comune e un sospiro di sollievo per i dipendenti della Sogenus. Sulla questione della salute siamo stati tranquillizzati. Questa della Provincia è il passaggio più importate, ora seguirà l’autorizzazione Aia (Autorizzazione integrata ambientale, ndr) e poi si darà seguito a quanto stabilito nel progetto». Questa autorizzazione – fa sapere il comune di Maiolati – permetterà di ottimizzare la copertura, riducendo drasticamente l’uso di materiale ghiaioso ed argilloso con rilevante riduzione dell’impatto ambientale sia per le cave del territorio sia per l’azzeramento della movimentazione e trasporto di questi materiali sostituiti da teli geosintetici. Per dare un’idea si tratta di circa 80.000 metri cubi di ghiaia per i quali occorrerebbero 4.000 viaggi di un camion. Dall’altro consentirà di utilizzare i cedimenti fisiologici dei rifiuti abbancati negli anni nelle vasche, il tutto senza modificare di un centimetro i profili finali autorizzati nel 2005.
«Ciò ci fa guardare al futuro con maggiore serenità, favorendo un graduale sganciamento del bilancio comunale dal canone Sogenus, e realizzando gli indirizzi programmati nella Commissione Territorio e Ambiente. Un pensiero ai dipendenti che potranno così continuare a svolgere le loro mansioni in attesa di un serio progetto di riconversione – dice ancora Domizioli -. In questi pareri inoltre, non sono emersi rilievi in ordine a problematiche legate alla salute di noi cittadini». In collaborazione con altri comuni del territorio, l’amministrazione maiolatese ha intrapreso un percorso nei confronti della Regione Marche predisponendo la richiesta di avviare un approfondimento sanitario e ambientale. Iter che si concretizzerà nei prossimi giorni con l’invio della richiesta ufficiale all’indirizzo del presidente della Regione Marche.